Si chiama “Piscina Mattia Dall’Aglio” da oggi l’impianto natatorio di via Filippo Re in centro storico. Si è svolta infatti oggi l’intitolazione della storica piscina reggiana al campione di nuoto Mattia Dall’Aglio, prematuramente scomparso nel 2017 a 24 anni, che proprio in questo impianto aveva imparato a nuotare da bambino e si era appassionato a questa disciplina fino a divenirne campione nazionale. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Luca Vecchi, il presidente della Fondazione dello sport Mauro Rozzi, l’assessore a Educazione e Sport Raffaella Curioni, Gianluca e Fabrizia Dall’Aglio, genitori di Mattia.
“Reggio Emilia non ha dimenticato Mattia Dall’Aglio – afferma il sindaco di Reggio Luca Vecchi – E sceglie di ricordarlo per il suo impegno nel nuoto, disciplina nella quale primeggiava. Quando un atleta così giovane ci lascia è sempre un momento terribile: con questa azione abbiamo inteso porre un segno che ne omaggi la vita e l’impegno nel mondo sportivo locale e nazionale”.
A ricordo di Mattia sono stati collocati una targa all’ingresso e tre murales, realizzati dagli artisti Fabio Valentini e Marco Temperilli, ispirati alla figura e all’impegno di Mattia per lo sport. Collocate all’interno della piscina comunale sulla parete di sinistra rispetto all’ingresso, le opere – nate anche dal dialogo tra gli artisti e i genitori di Mattia – sono dedicate al giovane nuotatore e al suo impegno sportivo attraverso: un ritratto, una figura adulta che nuota, dei bambini che imparano a nuotare. Obiettivo delle tre immagini è promuovere la memoria di Mattia, come esempio di impegno per le generazioni più giovani in un luogo frequentato prevalentemente da bambini, ragazzi e famiglie.
I recenti lavori realizzati alla piscina dalla Fondazione dello sport del Comune di Reggio Emilia hanno resto l’impianto sempre più a misura di bambini. Gli interventi, per un investimento di centomila euro, hanno comportato la modifica del fondo della vasca (portato tutto a una profondità di 97 centimetri), la sostituzione dei filtri per il trattamento dell’acqua e l’impermeabilizzazione della vasca di compenso, e lo hanno reso sempre più adatto per l’apprendimento del nuoto da parte dei più piccoli. La piscina è infatti classificata come impianto sportivo di esercizio, in cui si svolgono attività non destinate all’agonismo, ma propedeutiche, formative o di mantenimento delle discipline stesse. In particolare la modifica della vasca di nuoto, con l’eliminazione del dislivello e la realizzazione di un unico piano di fondo vasca, rende ideale l’utilizzo della piscina per l’avviamento al nuoto dei bambini, per attività di Acquagym e Hydrobike, ginnastica dolce in acqua e terapie riabilitative, mantenendo anche la possibilità di utilizzare la vasca per l’avviamento alla pratica del canoismo.
MATTIA DALL’AGLIO – La storia di Mattia è quella di molti nuotatori. Classe 1993, messo in piscina all’età di tre anni perché troppo gracile, i primi approcci con l’acqua non sono stati molto idilliaci ed è servita la pazienza di mamma Fabrizia e nonna Ornella che lo portavano in bicicletta tre volte alla settimana alla piscina di via Filippo Re, per fargli amare quell’ambiente che sarebbe poi diventato la sua seconda casa.
Cresciuto fra le corsie della Reggiana Nuoto come ranista e stile-liberista, Mattia si è poi spostato a Modena ai Vigili del fuoco, per poter conciliare sport e studio e qui, sotto la guida di Luciano Landi, ha iniziato a mettersi in luce nel panorama natatorio italiano. I primi risultati sono arrivati nel 2008, quando nella staffetta 4×200 stile libero assieme ai compagni di squadra ha vinto i Campionati italiani giovanili col record di categoria, per poi ripetersi nella 4×100 stile libero e mista e bissare il successo l’anno dopo.
Nel 2012 sale sul gradino più alto del podio dei 100 rana e si diploma al liceo scientifico Corni. Il 2013 invece è l’anno della crisi e della svolta allo stesso tempo. A causa di un virus che lo tiene fermo per quattro mesi e dell’abbandono dell’agonismo da parte di alcuni compagni di corsia, Mattia perde gli stimoli per continuare seriamente a nuotare, finché l’amico Fabio Scozzoli non lo invita ad allenarsi insieme a Imola.
La sua crescita lenta ma progressiva lo ha portato a esser inserito nel progetto di monitoraggio dei velocisti della Nazionale italiana, nato dalla collaborazione fra la Federazione italiana nuoto e l’Università di Bologna.
Con l’ottimo 49”7 nella finale dei 100 stile libero ai Campionati assoluti primaverili di Riccione e la conferma al Sette colli di Roma di metà giugno, Dall’Aglio è stato convocato in Nazionale per disputare le Universiadi in Corea sia nella gara individuale che in staffetta.
Il 6 agosto 2017 Mattia è scomparso all’improvviso mentre stava per iniziare ad allenarsi nella palestra dei Vigili del fuoco di Modena.