“Le risorse non spese per la cassa integrazione nei territori dell’Emilia-Romagna vengano assegnate al più presto al commissario Figliuolo per rispondere ai bisogni delle famiglie danneggiate dall’alluvione”.
È la richiesta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, avanzata alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.
Richiesta arrivata questa mattina nel corso di una videoconferenza convocata dalla Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni per un confronto fra gli assessori regionali e la ministra.
“Se dei 900 milioni di euro messi a disposizione col Decreto legge alluvione a favore dei lavoratori delle zone colpite, il Governo ne ha utilizzati solo 30- ha detto l’assessore Colla- come ci è stato comunicato, poiché è stata bloccata una proroga del decreto stesso, allora la cifra non spesa, se verifichiamo coinvolgendo le parti sociali interessate che non abbiamo ulteriori necessità di cassa integrazione, venga assegnata al più presto al commissario Francesco Paolo Figliuolo per rispondere ai bisogni delle famiglie danneggiate”.
Colla ha quindi evidenziato forti preoccupazioni rispetto alla nuova disciplina che riguarda le misure previste nella Legge 85/2023 per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Dal primo settembre 2023, i beneficiari della misura Supporto per la Formazione e il Lavoro (SpFL), sostitutiva del Reddito di Cittadinanza (RdC) assieme all’Assegno di Inclusione (AdI) e che entrerà in vigore il primo gennaio 2024, in quanto “rischia di scaricare sui servizi sociali locali la risposta alle tante fragilità soggettive”.
“Ho chiesto alla ministra di modificare la parte in cui si prevede che chi lavora in nero sia penalmente perseguibile– ha specificato Colla-. È chiaro che il lavoratore non denuncerà mai se rischia la galera, mentre l’imprenditore farà concorrenza sleale a quelli che pagano regolarmente le tasse e chi lavora. Vanno rafforzate le verifiche sulle responsabilità del datore di lavoro, come di tutti i soggetti che fanno dichiarazioni mendaci”.
Una seconda richiesta ha riguardato il ripristino del turnover sui centri per l’impiego. “Abbiamo fatto grandi investimenti sui centri per l’impiego, che in Emilia-Romagna stanno funzionando in rapporto col sistema privato convenzionato– ha spiegato Colla-, ma se non ripristiniamo il turnover, in pochi anni questi uffici, così come li stiamo rafforzando oggi, scompariranno lasciando un vuoto rispetto a situazioni di disagio, su cui peraltro il sistema privato non agisce. Non vorrei che si stesse affermando, al posto di un sistema integrato che si riconosce, una nuova cultura di privatizzazione senza nessun ruolo di governo e mediazione pubblici”.
L’assessore ha, infine, evidenziato che nella nuova misura di supporto per la formazione e il lavoro voluta dal Governo “la cifra di 350 euro è davvero molto bassa e se una persona ha bisogno di otto mesi di formazione prima di trovare una soluzione, in quel periodo non si paga nemmeno un panino e l’autobus. Abbiamo chiesto che nella commissione tecnica che verrà istituita tali provvedimenti trovino un’adeguata risposta, uniforme a livello nazionale, nel più breve tempo possibile”.