Un atto simbolico per contrastare i rigurgiti di antisemitismo e le dimostrazioni di intolleranza che stanno sfregiando città italiane ed europee. È il significato della corona di fiori che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in visita a Modena, ha posto insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, con l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, alla targa che ricorda il gesto estremo di Angelo Fortunato Formiggini, l’editore modenese che nel 1938 per protesta contro le leggi razziali si tolse la vita gettandosi dalla Ghirlandina. Presenti anche la prefetta di Modena Alessandra Camporota e i parlamentari modenesi Michele Barcaiuolo e Daniela Dondi.
Il luogo, accanto alla statua di Tassoni, è conosciuto, come lui stesso volle fosse ricordato, come “Al tvajol ed Furmajn”, quel tovagliolo di selciato dove un’iscrizione ricorda l’uomo che, con le sue pubblicazioni, ha fatto del ridere un atto supremo di civiltà.
Richiamando le parole di Liliana Segre, la senatrice a vita cittadina onoraria di Modena, il sindaco Muzzarelli ha sottolineato la necessità di un’azione decisa delle istituzioni e di un impegno convergente di tutte le forze politiche per contrastare l’ondata di antisemitismo conseguenza delle terribili vicende che si stanno consumando in Medio Oriente: “Bisogna fermare la spirale di odio, liberare tutti gli ostaggi, proteggere i civili e porre fine a ogni violenza”.
La giornata modenese del ministro è stata caratterizzata anche dalle visite alle Gallerie Estensi, al cantiere del complesso dell’ex Ospedale Sant’Agostino, al Duomo e Palazzo Ducale.
Oltre al percorso di qualificazione del sito Unesco, con il recente ampliamento dei Musei del Duomo, sindaco e assessore alla Cultura hanno ricordato al ministro, come era già stato fatto con una lettera nei mesi scorsi, le prospettive di sviluppo e gli investimenti che caratterizzano il polo culturale costituito dal Palazzo dei Musei, dall’ex Ospedale Sant’Agostino e dall’ex Ospedale Estense dove presto saranno utilizzabili le nuove aree espositive a piano terra, con anche la struttura multimediale dell’Open gate, e i lavori proseguiranno nei piani superiori con gli ampliamenti degli istituti culturali del complesso, tra i quali il Museo civico e le Gallerie Estensi.
Tra i temi affrontati anche quelli relativi ai progetti candidati ai finanziamenti del Pnrr, allo sviluppo del percorso dell’arte contemporanea, alle risorse nazionali necessarie per il sistema teatrale (dal Pavarotti-Freni a Ert) e per la promozione della prima edizione di Modena Belcanto Festival in programma il prossimo anno.