Il Comune di Finale Emilia, tramite il proprio consulente legale, avvocato Matteo Ceruti, ha avanzato al Tribunale Amministrativo per l’Emilia-Romagna un’Istanza di Prelievo con cui si sollecita il giudice ad anticipare l’udienza di discussione del ricorso presentato nello scorso mese di luglio.
Ricorso con cui si chiedeva l’annullamento della determinazione dirigenziale di Arpae n. 2553, emessa il 18 maggio 2023, che assumeva per l’area della discarica di rifiuti speciali non pericolosi gestita dalla società Feronia srl, nuove Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) da applicare quali Valori di Fondo per determinati parametri inquinanti (Ferro, Manganese, Arsenico, Nichel, Boro, Nitriti e Solfati) per i quali erano stati accertati superamenti delle CSC nelle acque sotterranee.
Con la determinazione impugnata dal Comune di Finale Emilia, Arpae riteneva conclusa la procedura e contestualmente archiviava i procedimenti avviati ai sensi degli articoli 244 e 245 del decreto legislativo 152/2006, senza giungere all’individuazione del responsabile degli eventi di superamento e senza l’emissione di alcuna ordinanza di avvio delle procedure di messa in sicurezza e bonifica del sito.
Nel ricorso al TAR e nell’Istanza di prelievo, l’avvocato Ceruti evidenzia come quanto stabilito dalla determinazione di Arpae, sia suscettibile di cagionare un potenziale pregiudizio all’ambiente e alla comunità locale finalese, esposti agli impatti derivanti dalla contaminazione indotta dalla discarica.
“La decisione di Arpae – precisa il sindaco Claudio Poletti – di escludere ogni profilo di responsabilità, diretta o indiretta, della discarica nella potenziale contaminazione è in contrasto con il rinvenimento di inquinanti sicuramente riconducibili alla discarica nelle acque sotterranee, oltreché di perdite di percolato dalla discarica”.
Le analisi chimiche eseguite hanno accertato la presenza nelle acque sotto-telo di ulteriori contaminanti, tra cui il Cromo, il PCB (Policlorobifenili) e Paratoluidina, qualificate come marker della discarica dal “Gruppo di Lavoro Valori di fondo Acque sotterranee e Suolo”, con valori crescenti da maggio a novembre del 2020.
“Abbiamo presentato l’Istanza di Prelievo al TAR – conclude il sindaco Poletti – perché, a nostro parere, il rischio ambientale e sanitario per la nostra comunità causato dalla diffusione dei contaminanti della discarica nel suolo, nelle acque sotterranee superficiali rende indispensabile giungere a una rapida fissazione dell’udienza di discussione nel merito del nostro ricorso”.