ROMA (ITALPRESS) – Per Ilaria Salis “lo Stato ha fatto il possibile. Anche di più” e “mai stati soli. L’ho incontrato due volte (il padre, ndr). E ci siamo mossi con doverosa sollecitudine, appena ci è stato prospettato il problema. Ma il nostro intervento ha un limite invalicabile: la sovranità della giurisdizione straniera”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un’intervista al Corriere della Sera. Sul perchè non ha voluto firmare la garanzia che la detenzione domiciliare in Italia sarebbe stata in sicurezza, il guardasigilli spiega che “l’idea che un ministro italiano possa suggerire a un giudice, italiano o straniero, come comportarsi, sarebbe vista, giustamente, come un sacrilegio”. Ma “non so perchè non sia stata presentata subito la richiesta. Era l’unico mezzo per poter poi chiedere i domiciliari in Italia. Per gli accordi europei occorre il doppio passaggio”. Ora “l’unica cosa che possiamo e stiamo facendo, è assicurarci che vengano rispettate le regole umanitarie ed europee sulla detenzione. Mi auguro, umanamente, che ritorni in patria quanto prima. Ma la giurisdizione di un Paese è sovrana”, chiosa Nordio.
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