Mercoledì 1 novembre, in occasione della Festa di Ognissanti, il Museo del Patrimonio Industriale osserva l’orario di apertura festivo, dalle 15 alle
18. Alle 16 il Museo propone la visita guidata “Vivere a Bologna nell’Ottocento”, approfondimento sui cambiamenti avvenuti a Bologna nel corso del XIX secolo.


All’inizio dell’Ottocento Bologna è attanagliata da una grave crisi economica. Scomparso il setificio che per oltre cinque secoli aveva
garantito prosperità e benessere, a fatica la città cerca di adeguarsi ai cambiamenti che la Rivoluzione Industriale sta introducendo in tutta
Europa. Poche industrie sopravvivono. La città si riempie di una moltitudine di lavoranti senza lavoro, di artigiani senza mestiere. La
presenza di poveri e mendicanti ad ogni angolo di strada è il segno più evidente della perdita dell’antico primato.

Dopo l’unificazione del Paese, Bologna cerca di dare una immagine diversa di se stessa. Un programma comunale di grandi lavori straordinari realizzava l’apertura di importanti vie nel centro cittadino, abbellimenti di palazzi e luoghi di pubblico decoro. Cominciava anche una crescente attenzione per migliorare i pubblici servizi affidati in gestione a concessionarie private: viene estesa la rete di illuminazione a gas, sono avviate le prime tramvie a cavalli e nel 1881 viene inaugurato l’acquedotto della città. Altri interventi interessano la pulizia delle strade, le fognature e le nuove sedi del macello e dei mercati alimentari. Per la prima volta viene presa in considerazione l’abbattimento delle mura e programmata un’ampia espansione periferica urbana ed industriale. Cambia anche il panorama economico-industriale, con la nascita delle prime officine meccaniche bolognesi che saranno la radice del futuro distretto meccanico-industriale del XX secolo.