Parte M-Aster, un percorso di formazione per insegnare ai 300 giovani ricercatori della Rete dell´alta tecnologia dell´Emilia-Romagna a trasferire le loro competenze dal laboratorio all´azienda, dalla provetta al piano di business, dall´università all´industria.


Come nasce un´impresa da un´idea innovativa? Come ottenere i fondi per partire? Come avere un brevetto su una tecnologia originale? Qual è il ruolo della creatività nell´innovazione? Questi alcuni degli interrogativi al centro di un ciclo di incontri tra i giovani ricercatori e un prestigioso parterre di imprenditori, esperti della pubblicità, responsabili della ricerca di aziende innovative leader nel mondo, che partirà il prossimo 15 dicembre.
Il battesimo dell´iniziativa è stato tenuto al Cnr di Bologna, dall´assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli, dal presidente di Aster Gabriele Falciasecca e dai rettori delle quattro università pubbliche dell´Emilia-Romagna.
I giovani cui è indirizzato questo percorso innovativo si occupano di ricerca scientifica nella Rete dell´alta tecnologia dell´Emilia-Romagna, il network di 57 laboratori industriali, centri e parchi dell´innovazione, distribuiti sul territorio regionale.
In genere sono di età compresa tra i 25 e i 35 anni e lavorano nei 120 enti coinvolti nella Rete, tra cui 46 dipartimenti universitari, 16 istituti di enti pubblici di ricerca, e le divisioni ricerca e sviluppo di 37 imprese.
La provincia che ne conta di più è Bologna (106 tra Università, Cnr, Enea ed imprese), seguita da Modena (35 solo all´Università).
La maggior parte dei ricercatori è impegnata in attività di ricerca legate alla meccanica avanzata del distretto Hi-Mech, ma anche nelle altre aree tematiche.
Il loro coinvolgimento si basa, al momento, su contratti finanziati dalla Regione nell´ambito del Programma regionale per la ricerca industriale (Prriitt).

Obiettivi e progamma di M-Aster
Uno dei più significativi risultati del Programma regionale sta nell´aver mobilitato centinaia di giovani in azioni di ricerca industriale e in programmi comuni tra università ed enti di ricerca da un lato e imprese dall´altro: sono infatti più di 300 i giovani impegnati nei programmi di ricerca dei Laboratori della Rete alta tecnologia. A questi vanno aggiunti diverse centinaia di giovani ricercatori al lavoro nelle imprese, nei progetti Prriitt, nei dipartimenti universitari e in progetti di ricerca promossi dalle imprese o svolti in collaborazione con esse.
Questo patrimonio costituisce un importantissimo catalizzatore ed acceleratore dei processi di innovazione del nostro sistema produttivo e di apertura verso il territorio del mondo della ricerca.
Con questo fine è stato dato il via a M-Aster, un percorso che intende potenziare le competenze, ma anche sviluppare “l´identità” dei giovani impegnati nella ricerca industriale e nel trasferimento tecnologico in Emilia-Romagna. M-Aster è un percorso che mette i giovani “ricercatori industriali” in contatto diretto con imprenditori e amministratori delegati delle imprese, con personaggi di rilievo del mondo della comunicazione, del mondo della politica e della pubblica amministrazione e, ovviamente, con i casi di successo della ricerca. L´obiettivo è l´acquisizione di informazioni e strumenti, ma anche di una familiarità con mondi e ruoli che ai giovani possono apparire difficilmente raggiungibili, per creare una comunità riconoscibile e nella quale i giovani ricercatori si riconoscano.
L´iniziativa prevede 6 incontri nella Sala plenaria del Cnr di Bologna con lezioni, approfondimenti settoriali e gruppi di lavoro la cui attività sarà infine valutata da una giuria di imprese. Si parte il 15 dicembre e si prosegue fino al luglio 2007. I temi affrontati saranno il valore dell´innovazione nella gestione e nello sviluppo d´impresa, l´autoimprenditoria, il business plan e il controllo di gestione, la tutela della proprietà intellettuale, il finanziamento privato all´impresa, i fattori di vantaggio competitivo, il posizionamento sul mercato, le strategie di comunicazione e il trasferimento tecnologico. Gli approfondimenti settoriali saranno invece dedicati alle sette aree prioritarie della ricerca regionale: alta tecnologia meccanica, tecnologie dei materiali, scienze della vita e salute, agroalimentare, edilizia dei materiali da costruzione, ambiente ed energia, Ict.
Gli incontri sono aperti al pubblico, mentre le lezioni e gli altri momenti formativi sono riservati ai ricercatori della Rete dell´alta tecnologia dell´Emilia-Romagna. Saranno però valutate anche le candidature di giovani impegnati nella ricerca scientifica in regione.