E’ stata del +0,3% la variazione mensile dei prezzi al consumo in luglio a Bologna, mentre il tasso tendenziale (che rappresenta l’aumento dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno) è salito del +1,7%. Era l’1,8% in giugno. Stabile il tasso medio (che risulta dalla sintesi relativa a 24 mesi e misura quindi l’inflazione più strutturale): +1,9%.

Il settore alimentare – spiega una nota del Servizio Statistico del Comune – contribuisce in modo significativo al contenimento dell’inflazione (-0,2%), grazie soprattutto al comparto ortofrutticolo (-3,3% la variazione degli ortaggi e -0,3% quella della frutta). E’ il capitolo dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” a registrare l’aumento più significativo (+1,0%) a seguito degli aumenti che hanno interessato il pasto al ristorante, le consumazioni al bar, i prodotti di rosticceria, ma soprattutto gli altri servizi di alloggio (camping e agriturismo).

I costi dei trasporti continuano a crescere (+0,9%, +2,8% rispetto ad un anno fa) a causa degli aumenti dei carburanti e dei trasporti aerei e marittimi.
All’interno del capitolo “Ricreazione, spettacolo e cultura”, +0,6%, aumentano diversi servizi stagionali quali l’ingresso ai parchi di divertimento, gli stabilimenti balneari ed i pacchetti vacanze tutto compreso. In calo il capitolo.
“Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,2%), a seguito della riduzione della tariffa del gas che ha più che compensato l’aumento del costo degli affitti e delle relative spese condominiali, della tariffa dell’energia elettrica e del gasolio da riscaldamento.
Cala infine il costo dei medicinali e conseguentemente quello dell’intero capitolo dei “Servizi sanitari e spese per la salute”: -0,1%.