Le Organizzazioni sindacali del settore dell’agroindustria Fai/Cisl, Flai/Cgil e Uil/Uil, si sono confrontate nel pomeriggio di martedì 15
aprile, fino a tarda serata, con la direzione aziendale del Gruppo Fini, presso la sede di Confindustria di Modena, per discutere del piano di ristrutturazione aziendale presentato, dall’azienda stessa, immediatamente
dopo le festività pasquali.


Il piano prevede investimenti sulla produzione strategica (tortellini e tortelloni) nello stabilimento di Modena, ma anche l’esternalizzazione di attività non sufficientemente remunerative, come la produzione di pasta liscia che verrà affidata all’esterno.

Le Organizzazioni Sindacali hanno svolto con la direzione aziendale cinque incontri, ed hanno anche effettuato due assemblee con tutti i dipendenti ai quali è stato spiegato e discusso il piano proposto dall’azienda con anche le ricadute occupazionali.
Per le organizzazioni sindacali era, ed è necessario, avere un piano industriale credibile, ma anche il mino impatto occupazionale che
inizialmente prevedeva la messa in mobilità di 70 dipendenti.
La trattativa delle scorse settimane si è concentrata nell’individuare gli strumenti, modalità e condizioni per attenuare l’impatto sociale sui lavoratori ed impiegati. Infatti, dopo la serie di incontri con la
direzione aziendale, assistita da Confindustria, compreso l’ultimo di ieri, si è concordato l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per tutti
i dipendenti della durata di un anno, che verrà attuata a rotazione per gli operai, con una riduzione degli esuberi da 70 a 48 dipendenti.
Inoltre si sono individuate incentivazioni economiche per l’esodo volontario con
l’istituto della mobilità, ricollocazione di 15 lavoratori (dei 48 in esubero) in altre aziende modenesi e la verifica trimestrale dell’accordo e
del piano d’investimenti.
Le Organizzazioni sindacali ritengono di aver ottenuto un importante risultato che verrà valutato con tutti i lavoratori nelle assemblee che si svolgeranno il prossimo lunedì.