Enol.Sandro CavicchioliSi è conclusa dopo due mesi la campagna vendemmiale, iniziata quest’anno con una settimana di anticipo. Supera 2 milioni e 800 mila ettolitri la produzione complessiva di mosti e vini in Emilia nel 2009, oltre mezzo milione di ettolitri in più rispetto al 2008 – Grazie alle positive condizioni meteorologiche dell’annata viticola, il livello qualitativo dei vini viene definito “eccellente”. Quotazioni in leggero calo.

A fare un primo bilancio della vendemmia 2009 è Sandro Cavicchioli, presidente della sezione Emilia dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo.

“La vendemmia 2009 può senz’altro dirsi all’insegna della quantità e della qualità – spiega Cavicchioli – Quantità perché l’Emilia è passata da una produzione complessiva di poco inferiore ai 2,3 milioni di ettolitri del 2008 agli oltre 2,8 milioni di vini e mosti. Questo senza intaccare minimamente la qualità che – anzi – grazie alle condizioni meteorologiche dell’intera annata viticola è ottima, con punte di eccellenza. Molto interessanti i vini da vitigno a bacca bianca racconti nel mese di settembre, come l’Albana e Trebbiano. Ottima in generale la qualità dei vini rossi, medio-alta la concentrazione di colore, anche se in alcuni casi i vini da vitigni di Ancellotta presentano una intensità colorante inferiore alla vendemmia precedente, data la maggior quantità di uva per ceppo”.

Il periodo vendemmiale ha superato quest’anno i due mesi: iniziato intorno al 12 agosto – con un anticipo di circa una settimana rispetto all’anno scorso – con le varietà precoci Chardonnay e Pinot bianco, si è concluso intorno alla metà ottobre con le ultime uve di Fortana, Cabernet e Sangiovese in collina. Terminata il 20 ottobre anche la raccolta dell’ultimo Lambrusco Grasparossa.

“Le condizioni meteo – spiega Cavicchioli – sono state particolarmente favorevoli. Le abbondanti precipitazioni dell’autunno scorso hanno ricostituito le riserve idriche del terreno. Un inverno nella norma ha portato poi ad una ripresa vegetativa con qualche giorno di ritardo. In primavera la piovosità prima e le elevate temperature poi hanno determinato le condizioni ideali per un forte sviluppo vegetativo. In tutta la regione lo stato sanitario dei vigneti è stato ottimo, per l’intera vendemmia. L’assenza di ampelopatie ha favorito la formazione di grappoli equilibrati nei componenti, ricchi di sostanze e di adeguata forza acida, determinando le condizioni per una vendemmia abbondante e di qualità”.

L’andamento climatico – prosegue il presidente di Assoenologi Emilia – è stato molto favorevole anche per tutta la durata della vendemmia: il mese di agosto è terminato con temperature molto alte, che si sono protratte fino a metà settembre, e dopo alcuni temporali è ripreso il bel tempo, con forti escursioni giorno notte che hanno fatto completare in modo eccellente la maturazione e la raccolta. Molto regolari le fermentazioni, favorite anche dalle condizioni di temperatura ideali del mese di settembre, in quanto le uve sono state raccolte a temperature non molto elevate”.

Unica nota negativa, le contrattazioni “che sono sono state piuttosto scarse durante tutta la vendemmia, e la situazione permane anche adesso. C’è una diminuzione delle quotazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per quasi tutti i vitigni. Il maggior decremento riguarda i vini bianchi generici, con un calo nell’ordine del 15-20% rispetto allo stesso periodo del 2008. In diminuzione anche i vini rossi di circa il 10% per tutti i vitigni, compreso il Lambrusco. Anche se i mercati stentano a partire con le quotazioni per i vini della vendemmia 2009, ora la tendenza è per una stabilità degli attuali listini”.