”Un’altra “perla” prodotta dal sistema sanitario, già da tanti diagnosticato in coma profondo e che meriterebbe lo stacco della spina”.

“Ci segnalano:

Un cittadino sassolese, circa 20 giorni fa, accede al Pronto Soccorso per un trauma all’alluce del piede e fin qui tutto bene: accoglienza , visita, consulenza, Rx e percorso e terapia consigliata.

Dopo 20 giorni, come da prescrizione, con procedura burocratica, anche se complessa e dispendiosa in termini temporali, si reca in Ospedale per il controllo radiologico.

Controllo effettuato con efficienza temporale.

Pagamento del ticket ed anticamera per il ritiro del referto.

Il referto consegnato dal medico, in tempi normali è stato ritardato per l’inefficienza della segretaria che aveva intanato il referto stesso sotto la borsa personale, tenuta sul tavolo, con perdita di tempo di 120 minuti conditi da apprezzamenti arroganti e maleducati, sempre, da parte dell’addetta distratta, che negava di avere il referto.

Apertura della “busta”,visto che il contenuto riguarda la persona e con stupore, il nostro interlocutore, ci dice che non c’è referto scritto, ma un dischetto.

Il dischetto viene portato al medico di base, che, purtroppo non riesce a leggere i contenuti (lastra), molto probabilmente la complessità della questione ha consigliato prudenza.

La cosa, a nostro avviso, è normale, e non ci sentiamo di imputare al medico di base alcuna negligenza o inefficienza, visto che il medico di base ha una conoscenza di base della medicina e la lettura di una lastra è di competenza di un medico radiologo….e talvolta anche….anche, attesa la complessità di certi traumi.

Ebbene, il nostro interlocutore, per sapere l’evoluzione del suo trauma si è dovuto rivolgere alla medicina privata e quindi a “pagamento”.

Ma ci chiediamo e chiediamo ma è mai possibile un percorso del genere e che alla fine stravolge ogni logica.

Ci chiediamo ma il nostro, efficiente, Direttore Generale, in quale mondo vive ?

Dopo questi risultati, in primis con un catastrofico risultato economico-finanziario, chiusura di servizi territoriali ed ospedalieri, incarichi a scavalco di Direttori Sanitari di Ospedali distanti quasi 100 Km, incarichi e consulenze milionarie, fornitori pagati ad un anno, liste di attesa incredibili, con uno stipendio e benefit quasi uguale a quello di Obama, cosa aspetta a dimettersi ?”

(Mario Cardone – Direzione Provinciale Partito Socialista Modena)