Sono 752 (63 in più rispetto all’anno scorso) gli studenti delle scuole superiori modenesi che in queste settimane stanno vivendo l’esperienza del lavoro estivo guidato promosso dalla Provincia di Modena e dalla Camera di commercio: un impegno di quattro settimane, più una di formazione, che li vede all’opera in uffici pubblici e privati, ma anche come operai, magazzinieri, commessi in forni e pasticcerie, negozi e centri commerciali, operatori in cooperative sociali e centri culturali.

Provenienti in maggioranza dalla terza superiore (ma il lavoro estivo è proposto anche agli studenti usciti dalla quarta) e con una netta prevalenza delle femmine sui maschi, i ragazzi sono equamente distribuiti tra aziende pubbliche (che ne occupano 390) e private (362). Sono 58 le aziende pubbliche che hanno aderito al progetto (Comuni, Unioni, Comunità montana, Aziende sanitarie e la stessa Provincia), mentre le 168 imprese private sono ben una trentina in più rispetto al 2009.

«Le aziende hanno dato una risposta molto positiva – commenta Francesco Ori, assessore provinciale alla Formazione e lavoro – soprattutto se si considera il momento di crisi che stiamo attraversando. Questa disponibilità ha permesso a un maggior numero di studenti di mettersi alla prova in ambito lavorativo sperimentando uno strumento efficace di raccordo scuola-lavoro che intendiamo consolidare. E i 500 euro della borsa di studio – aggiunge Ori -possono fare molto comodo ai ragazzi».

La selezione degli studenti che partecipano al lavoro estivo, quest’anno le domande sono state 2.349, avviene secondo le graduatorie definite dalle scuole sulla base del profitto, delle attitudini e delle opportunità formative personali valutate dagli insegnanti. «L’iniziativa si inserisce nel percorso didattico – spiega Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione – e consente ai ragazzi di acquisire elementi di conoscenza e autovalutazione preziosi per proseguire il percorso scolastico e scegliere cosa fare dopo il diploma».

Gli studenti dei tecnici e dei professionali sono spesso destinati alle imprese private con compiti operativi, mentre liceali si vedono assegnare lavori in ufficio, spesso con mansioni di archivio e inserimento dati, oppure in biblioteche o librerie, dove non mancano comunque impieghi “di fatica” come gestire l’arrivo e la catalogazione dei libri scolastici.

I dati dello stage

È l’area di Carpi quella in cui si registra l’aumento percentuale maggiore, da 89 a 112, del numero di ragazzi in stage rispetto al 2009 ma un po’ in tutti i distretti la situazione è sui livelli dello scorso anno o con il segno positivo, mentre è sostanzialmente paritaria la distribuzione dei ragazzi tra aziende pubbliche e private.

Tabella di dettaglio degli studenti in stage in ogni distretto

Area  – anno 2009 – anno2010

– Carpi – 89  – 112

– Mirandola – 118 – 125

– Modena – 202 – 227

– Pavullo – 66 – 65

– Sassuolo – 102 – 107

– Vignola – 112 – 116

Totale – 689 – 752