“Non può che far piacere sapere che ATCM è uscita dal tunnel del profondo rosso, registrando addirittura un leggero utile proprio nell’ultimo esercizio prima della fusione in SETA. Ad alzare troppo i calici si rischia però di far prendere una sbornia. Ritengo che il trionfalismo con cui i vertici ATCM/SETA hanno annunciato gli ultimi dati di bilancio siano fuori luogo. Solo l’esame del documento ufficiale potrà certificare se è stata vera gloria.

Nell’attesa sottolineo tre aspetti degni di nota.

Come era prevedibile, e infatti l’avevo già evidenziato l’anno scorso, l’aumento dei passeggeri è conseguenza della crisi economica e della politica sui parcheggi con la riduzione dei posti non a pagamento anche in zone più distanti dal centro storico.

Non è neppure da dimenticare che in marzo 2011 c’è stato un aumento tariffario significativo, che era stato aspramente contestato. Basti pensare al raddoppio da 2 a 4 euro del biglietto giornaliero per il servizio urbano di Modena.

Infine solo dall’esame del bilancio sarà possibile sapere se all’aumento dei verbali corrisponde un reale incremento dei ricavi. In altri termini sarebbe interessante conoscere la percentuale delle sanzioni realmente incassate.

 

Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena