Innanzi tutto non accetto lezioni da Boschini e respingo al mittente la mancanza di conoscenza delle norme che regolano i mercati finanziari. Premesso che a mercati chiusi possono essere mosse critiche a società quotate in Borsa, l’oggetto dell’analisi non è Hera Spa bensì Hsst-Mo Spa, società non quotata, che il 7 giugno percepirà da Hera Spa i dividendi annunciati. Aggiungo inoltre che né il sottoscritto, né Andrea Leoni sono parti correlate della società, quindi ai sensi della normativa in materia (D.Lgs 58/1998 e regolamenti CONSOB) le relative esternazioni non rappresentano “informazioni sensibili”. Analoghe considerazioni non sono applicabili al Comune di Modena e ai suoi esponentì che, per il tramite di un patto di sindacato, esercitano un’influenza notevole sulla società.

Il tema posto in essere è invece sulla capacità di Hsst-Mo Spa di distribuire a sua volta l’utile ai propri soci dopo l’approvazione del bilancio al 30.6.2012.

Tenuto conto che la situazione patrimoniale di Hsst riflette il valore storico e non di mercato assegnato alle azioni Hera in portafoglio, è alquanto improbabile che nel rispetto delle regole contabili la stessa Hsst possa distribuire utili ai soci utilizzando le riserve. In altre parole, ai prezzi attuali la partecipazione di Hsst dovrebbe essere svalutata di quasi 200 milioni (193,4 per l’esattezza), un importo superiore all’intera riserva sovrapprezzo azioni citata da Boschini (156,6 milioni): distribuire un dividendo in queste condizioni, dopo avere intaccato il 55% del patrimonio netto di una società appare un tantino azzardato, e certamente non risponde a un criterio prudenziale. Certo, dal loro punto di vista, significa semplicemente spostare il problema alle giunte future.

Tutto ciò quindi avrà probabilmente gravi ripercussioni sul Bilancio 2012 del Comune di Modena per la mancanza di entrate per 9 milioni di euro.

Non è un comportamento responsabile arrampicarsi sugli specchi per difendere una situazione oggettivamente critica, frutto di scelte politiche che abbiamo contestato da sempre, già dal 2005 quando è stata creata Hsst, una società-veicolo che abbiamo definito una inutile scatola, in cui ora si trova intrappolata la stessa Amministrazione e di cui purtroppo faranno le spese i cittadini.

(Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena)