Durante lo svolgimento del Culture Day, tenutosi ieri in Via Gorizia a Reggio Emilia, è stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli mentre spacciava droga ad uno studente minorenne. Oltre alla dose appena venduta in sua disponibilità una decina di grammi, ma il grosso è stato trovato nel suo appartamento in città: oltre 300 grammi del pregiato hascisc nero racchiusi in una trentina di ovuli che il giovane reggiano occultava nella sua camera da letto. Con l’accusa di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale hanno arrestato un 19enne incensurato di Reggio Emilia, ristretto presso il carcere reggiano a disposizione della Procura di Reggio Emilia titolare dell’inchiesta. Nei guai anche il giovane studente di 16 anni, segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti.

L’arresto è stato operato nella tarda mattinata di ieri allorquando alcuni Carabinieri, in servizio proprio in concomitanza con la manifestazione studentesca che ha richiamato migliaia di studenti, notavano il 19enne scambiare un qualcosa con un giovane studente minorenne. Nell’ipotesi, poi rivelatasi fondata, che vi fosse stata la cessione di stupefacenti i militari sono intervenuti appurando che il giovane studente aveva acquistato una dose del pregiato hascisc nero cedutogli per 20 euro dal 19enne, che controllato risultava possedere ulteriori 10 grammi di circa della medesima sostanza.

Il giovane studente minore dopo essere stato segnalato p stato consegnato ai genitori, mentre il 19enne alla luce della flagranza di reato veniva arrestato. Ma le sorprese non finivano: nell’abitazione del 19enne di Reggio Emilia i militari hanno sequestrato 29 ovuli di hascisc nero per circa 315 grammi che il ragazzo ha consegnato spontaneamente prelevandoli dalla propria camera da letto dove li aveva nascosti. La modalità di confezionamento in ovuli rimanda al traffico di un certo spessore su cui ora stanno convergendo le indagini dei Carabinieri. Per l’insospettabile, in quanto incensurato, pusher, l’aggravante di aver spacciato a un minore.