“Le cause legate alla città ricca e industriale non possono essere considerate le uniche a spiegare la spirale di crimini. E’ necessario affrontare il problema dei tanti delinquenti stranieri che abitano nel nostro territorio. I dati sui reati crescono insieme al numero degli extracomunitari che le politiche lassiste e dei privilegi della sinistra hanno richiamato sul nostro territorio, con scarse o nulle possibilità di integrazione.

Il fatto che nel carcere di Modena i detenuti stranieri continuano a rappresentare il 70% del totale, una percentuale più che doppia rispetto alla media nazionale, indica quanto a Modena il problema della sicurezza vada di pari passo con quello di una presenza sempre più sovradimensionata di stranieri che vivono di espedienti e che spesso, come conferma la cronaca, finiscono per alimentare le fila dei gruppi criminali dediti allo spaccio o ai furti”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale Andrea Leoni, commentando i dati diffusi da Il Sole 24 ore che pongono Modena al tredicesimo posto nazionale delle città più insicure.

“Modena è avanti nelle classifiche delle città dove si registrano più reati da troppo tempo e questo non è accettabile. E’ evidente che il problema dell’immigrazione, che in provincia di Modena registra percentuali doppie rispetto alla media nazionale, e delle regole di accoglienza nel comune capoluogo così come in provincia, va affrontato in termini diversi. Fare finta di niente ci porterà il prossimo anno a commentare amaramente gli stessi desolanti dati”.