“Solamente girarle le strade e le piazze son vuote” . Con una interpretazione forse un po’ forzata di una delle più belle poesie del Novecento, si può affermare che le piazze devono essere un punto d’incontro, un centro vitale di aggregazione e di festa. Non un parcheggio. E’ quindi bene che Piazza Roma venga liberata dalle auto, a prescindere da ogni altra considerazione. Arrivare da Via Farini e imbattersi nell’armonica simmetria della facciata dell’accademia militare, senza alcun ostacolo visivo: una bellezza!

La piazza deve vivere. Già ora, nelle vicinanze, da Via Taglio fino alla Pomposa, si radunano folle, soprattutto di giovani ed è un bene che le nuove generazioni di cittadini si senta protagonista nella propria città, anche se nel modo chiassoso e disordinato tipico della loro età; maturando la loro partecipazione assumerà caratteri più civici e sociali. Con la possibilità di utilizzare a pieno Piazza Roma e Piazzetta S.Giorgio (nel modo già sperimentato, per esempio, nelle notti bianche o nei festival delle bande militare) il beneficio per la città è certo.

I commercianti non devono temere, le loro proteste sono giustificate ma l’amministrazione comunale deve favorirli in altri modi: abbassare l’Imu per i loro negozi, ridurre l’entità dei balzelli vari o i costi delle procedure burocratiche, favorire l’accesso al centro con altri mezzi. A tal proposito sono un segnale positivo le misure adottate di recente per favorire chi parcheggia al Novi Park per chi fa acquisti nei negozi del centro. Un segnale più importante sono le ripetute assicurazioni dell’assessore Giacobazzi che non saranno costruiti altri ipermercati nella periferia modenese. Finalmente si comprende che è attraverso la riqualificazione del centro, compresa l’attenzione per le attività commerciali e professionali che vi si svolgono, che la città deve crescere. Una città finalmente concepita per quello che è: una città di media grandezza che ha bisogno di vedere valorizzate le sue peculiarità e non ha bisogno di trasformarsi con torri, grattacieli, parcheggi sotterranei a 3 piani (ne era previsto uno anche nel progetto per l’ex AMCM). E a proposito di parcheggi, il Novi Park rimane l’emblema di una concezione sbagliata dello sviluppo urbanistico: sarà anche bello, almeno in superficie, ma comporta un costo troppo alto per i cittadini; i dati dei primi mesi confermano che bastava qualcosa di più modesto; non occorreva un genio per prevedere che molti box sarebbero rimasti vuoti: perché mai una signora dovrebbe sistemare lì la sua auto, alle 22 per esempio, per poi farsi la strada a piedi per raggiungere l’abitazione?

Per quanto riguarda i tanti posti auto liberi è bene che Modena Parcheggi intraprenda accorgimenti ed iniziative atte a favorirne l’uso come quelle prese in accordo con i negozianti del centro. Si spera che con la trasformazione del vicino ex ospedale S.Agostino in polo culturale, come previsto dal bel progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, il parcheggio Novi Park sarà meglio utilizzato. Ma quanto tempo passerà?

Nel frattempo si continuano a cercare nuovi posti auto, a fare piccole modifiche nell’ambito del Piano Sosta per lenire i disagi dei cittadini: ben vengano anche se dimostrano quanto la sua repentina adozione in piena estate sia stata approssimativa e poco accorta.

Insomma, ci sembra di intravedere diversi segnali di ravvedimento nelle scelte dell’amministrazione comunale (o siamo semplicemente ottimisti?): speriamo quindi in un migliore 2013.

(Giuseppe Dorati, Coordinatore Cittadino IDV Modena)