consiglio-Sassuolo-2014Questi i punti relativi alle Interrogazioni e interpellanze  presentate e discusse nell’Ordine del Giorno e l surroga del consigliere comunale dimissionario all’Unione dei Comuni.

 

Interrogazione della Consigliera Claudia SEVERI (FI) in merito al servizio di “screening prevenzione Tumori femminili via da Sassuolo ?”

In questa interrogazione, la Consigliera e capogruppo di Forza Italia, Claudia Severi, ha interrogato la Giunta Comunale, ricordando come a seguito di voci e possibili piani riorganizzativi, rispondesse al vero o meno, la possibilità di un trasferimento ad altra sede rispetto a Sassuolo del servizio di screening del tumore femminile

E in quale modo intendesse rispondere l’Amministrazione a tale fatto che priverebbe il ns. settore sanitario di un così importante servizio.

Ha così risposto l’Assessore con delega alle politiche della Salute Andrea Lombardi che ha ricordato come:

“Il servizio di screening PAP-test di primo livello, così come gli altri servizi trasferiti momentaneamente altrove dall’ex Villa Fiorita, rientrerà in tempi brevi a Sassuolo”.

L’Assessore alla Sanità del Comune di Sassuolo Andrea Lombardi, riportando le parole del Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Massimo Annicchiarico, ricevute attraverso lettera protocollata, risponde alle domande avanzate dal consigliere di Forza Italia Claudia Severi.

“Come ricorda il Direttore Generale – prosegue Lombardi – lo spostamento del Consultorio Familiare da via Cairoli al terzo piano del Poliambulatorio dell’Ospedale di Sassuolo rientra nel primo stralcio di trasferimenti di alcuni servizi a seguito del riscontro di inquinamento indoor da formaldeide emerso nello stabile dell’ex Villa Fiorita.

Questo spostamento ha richiesto l’individuazione di numerosi locali alternativi che non erano immediatamente disponibili: è stato quindi necessario un lavoro di riorganizzazione logistica che ha permesso di mettere a disposizione 5 ambulatori, uno studio ed una segreteria, che non erano tuttavia sufficienti ad accogliere l’intero servizio.

Per questo motivo – prosegue l’Assessore Lombardi riportando le dichiarazioni del dott. Annicchiarico – si è deciso di ricollocare temporaneamente l’intera attività dello Screening PAP-test di primo livello, rivolto alle donne residenti a Sassuolo ed a Fiorano, a Maranello ed a Formigine; una scelta dettata dal fatto che si tratta di attività di pertinenza delle ostetriche senza la necessità della contemporanea presenza del medico, eseguita su invito, e che, solo a Maranello ed a Formigine, è stato possibile reperire spazi adeguati. L’attività di secondo livello di screening, che invece richiede la professionalità medica presente, è stata collocata presso il Poliambulatorio dell’Ospedale di Sassuolo”.

I trasferimenti dei servizi dall’ex Villa Fiorita ad altre sedi distrettuali sono temporanei: per lo stretto tempo necessario alla sistemazione della sede del Distretto ed alle cessate condizioni avverse che hanno determinato i trasferimenti.

“Il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Massimo Annicchiarico – conclude l’Assessore alla Sanità del Comune di Sassuolo Andrea Lombardi – ci ha comunicato che la situazione all’interno dell’ex Villa Fiorita, in merito all’inquinamento indoor da formaldeide, è assolutamente rassicurante circa il rientro in tempi brevi di tutti i Servizi sanitari”.

 

La Consigliera Claudia  Severi si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta al riguardo, precisando come non risulti corretto anticipare a mezzo stampa una risposta richiesta nell’ ambito dei canali istituzionali e che lì in Consiglio Comunale, avrebbe dovuto essere fornita. Risposta che, nel merito,non risulta poi soddisfacente dato che a suo giudizio, si sarebbe potuto mantenere il Servizio di screening suddetto all’interno di altre strutture del Polo ospedaliero.

 

Interrogazione della Consigliera Claudia SEVERI (FI) in merito a: Cisa – Cerdisa

In questa interrogazione, la Consigliera  e capo gruppo di Forza Italia, Claudia Severi, premettendo come si sia avuta notizia della recente firma dell’art. 18 per l’avvio della procedura di riqualificazione del comparto in oggetto    chiede di sapere:

– quale sia la procedura urbanistica che seguirà codesta amministrazione per consentire la realizzazione dei lavori;

– se e per quali strumenti urbanistici si andrà in variante e se sì quali siano le motivazioni

Ha così risposto ai quesiti, il Sindaco Claudio Pistoni, ricordando come le procedure siano quelle previste dalle normative vigenti sia in ambito Regionale che sovra-comunale e comunale previsti e come già illustrato nelle precedenti risposte relative alle azioni promosse per la riqualificazione dell’area in questione.

 

La Consigliera Severi si è dichiarata non soddisfatta, ricordando come pur nel rispetto della continuità amministrativa, la legge e le normative vigenti nella specifica fattispecie debbano essere rispettate.

 

Interrogazione del Gruppo Sassuolo 2020 (Consigliere Barbieri) in merito  a “indagine sul lavoro e sull’occupazione”

In questa interrogazione, il Consigliere e Capogruppo di “Sassuolo 2020”, Giorgio Barbieri , è intervenuto per sapere dall’Amministrazione Comunale se,  a fronte della grave crisi economica internazionale e di quella in cui versa il Paese e ancor piùil nostro territorio, sempre legato all’edilizia, si sia consapevoli della necessità di mantenere alta e costante l’attenzione su un situazione, quale quella economica locale, che necessita di un a’ttenzione particolare, se non altro per il grande numero di cittadini che ne risultano coinvolti.

Chiedendo quindi di sapere:

– Quante attività commerciali, industriali e artigianali che hanno cessato la loro attività nell’ultimo anno  e in quali settori ?

– Quante attività commerciali, industriali ed artigianali che hanno iniziato la loro attività nell’ultimo anno e in quali settori ?

– Quanti disoccupati e inoccupati sono residenti nel nostro Comune e nel Distretto ? Quali le loro caratteristiche qualitative

– Quanti sono i lavoratori in cassa integrazione guadagni o in mobilità residenti nel nostro Comune e nel nostro Distretto e quali le loro caratteristiche ?

Ha così risposto all’interrogante, l’Assessore alle attività Produttive Andrea Lombardi che ha fornito una serie di tabelle e dati  all’interrogante che delineano il quadro generale della situazione in cui versano attualmente le attività economiche e commerciali della città.

 

Giorgio Barbieri si è ritenuto non soddisfatto delle risposte ricevute dall’Amministrazione, sottolineando come, a suo giudizio,  le tabelle in questione, rispetto alle alle domande presentate, necessitino ora di un’approfondita analisi per poi tornare sul tema in oggetto.

 

Interrogazione del Gruppo Sassuolo 2020 (Consigliere Barbieri) sui lavori di via Felice Cavallotti

In questa interrogazione, il Consigliere e Capogruppo di “Sassuolo 2020”, Giorgio Barbieri è intervenuto per sapere dall’Amministrazione Comunale se ne lodevole progetto di recupero di via cavallotti, nell’ottica di sgravare le spese da aparte dell’Amministraz. comunale, attraverso interventi di cittadini, chiede di sapere:

Quale atto amministrativo è alla base di tale beneficio ?

Quale progetto, elaborato ed approvato da chi  è alla base dell’intervento di riqualificazione §?

Quale spesa è prevista per questo progetto e quali operatori interverranno nei lavori ? Addetti comunali o ditte private ?

Se intervengono ditte private, su quali criteri vengono scelte ?

 

Ha così riposto all’interrogante il Sindaco Claudio Pistoni:

Con la presente in base a quanto richiesto nell’interrogazione consigliare, ascritta agli atti dal Comune di Sassuolo con prot. n. 24541 del 13/07/2015, si precisa quanto di seguito riportato:

Si precisa che i lavori attualmente in corso nel tratto di via Cavallotti compreso tra Piazza Martiri e Piazzale Porrino sono eseguiti da HERA spa per interventi di rinnovo della rete fognaria e degli allacci idrici (richiesta prot. SGP n. 4406/2015, autorizzazione SGP prot. n. 4463/2015). Gli stessi hanno avuto inizio giorno 9/07 e termineranno presumibilmente giorno 13/08.

*In data 20 Luglio 2015 con prot. Comune n. 25330, il Sig. Stefani Franco, in qualità di presidente della ditta System SPA, con sede a Fiorano Modenese in via Ghiarola Vecchia n. 73, ha presentato una richiesta per la riqualificazione della pavimentazione del tratto di via Cavallotti compreso tra Piazza Martiri Partigiani e Piazzale Porrino; con DGC del 21/07/2015 è stato approvato il progetto presentato e data disposizione al competente Settore II del Comune di Sassuolo di predisporre il relativo contratto di sponsorizzazione nel rispetto del vigente Regolamento Comunale in materia;

il progetto è stato presentato da un soggetto privato che ha incaricato lo studio tecnico Balberini con sede in viale Berna a Sassuolo (MO) di redigere il progetto esecutivo; il progetto è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale  del giorno 21/07/2015; il progetto prevede il rifacimento della corsia di marcia dei veicoli con recupero della pavimentazione esistente, l’eliminazione del cordolo presente sul lato destro nel senso di marcia e la sistemazione dei percorsi pedonali nei punti che   presentano punti critici. Nella parte centrale verrà collocata apposita canalina in   pietra per la raccolta delle acque superficiali lungo il cui sviluppo longitudinale verranno ricollocate le nuove caditoie stradali;

 

Il Consgliere Barbieri si è dichiarato soddisfatto delle risposte ricevute in merito al tema sollevato.

(*Su questo punto si rimanda al comunicato – stampa specifico)

 

Interrogazione del Gruppo Movimento 5 Stelle in merito alla risposta scritta sul monitoraggio  degli stabilimenti denominati area ex   Cisa – Cerdisa  prot. 20542 del 16/6/2015

In questa interrogazione presentata dal Consigliere e capogruppo E. Huller del movimento 5 Stelle,a seguito delle risposte ricevute dall’Assessore Sonia Pistoni in merito alla loro precedente interrogazione dove si chiedeva se fossero mai stati effettuati dei prelevamenti di porzioni del suolo, campionamenti significativi con carotaggi per verificare la reale condizioni di contaminazione, oltre la semplice presunzione di inquinamento, dal momento che il rilevamento e la presenza di determinate sostanze  rappresenterebbero una pregiudiziale agli scopi edificatori.

E successivamente alla risposta ricevuta dall’Assessore stessa che specificava “di non disporre di informazioni realtive al carotaggio di suolo e sottosuolo…”

Chiedendo inoltre di conoscere:

– se sia  da ritenersi legittimo il percorso seguito dall’Amminsitrazione per procederer ad una proposta urbanistica progettuale di così ampie dimensioni e con le problematiche di natura ambientale tali da definirsi area contaminata “senza una preventiva caratterizzazione del suolo

– se stante le condizioni sopra descritte questa Amministrazione abbia ritenuto prioritario affidare un incarico all’architetto Carla Ferrari di natura esclusivamente pubblicitario e propagandistico, accollandosi una spesa di 20.000 al riguardo

–  Con quale criterio e procedura selettiva anche anche e con riferimento al codice dei contratti si sia proceduto all’individuazione del progettista, anche con riferimento lla normativa anti-corruzione ?

– Quale ruolo e spinta propulsiva abbaia avuto l’attuale sindcao pro tempore di Sassuolo, quale soggetto proponente in qualità di ex sindcao di Fiornao

– Con riferimento al punto 2 se l’Amministrazione possa fornire le necessarie motivazioni a giustificazione della spesa sostenuta di 20.000 euro per un ‘area di proprioietà privata e non ritenga altresì le stesse come ipotesi di danno erariale

– Richiedendo la relativa di richiesta dei documenti amministrativi ai sensi della legge n. 241/90, sotto forma di estrazione di copia in formato cartaceo e su supporto informatico.

 

Ha così risposto all’interrogazione,il Sindaco Claudio Pistoni che ha replicato specificando quanto segue:

Come già spiegato in modo dettagliato nella precedente risposta a vostra interrogazione  la normativa vigente in materia (art. 242 del D.Lgs. n. 152/2006) prevede che sia il responsabile dell’inquinamento a provvedere all’effettuazione di indagini preliminari nonché alla realizzazione del piano di caratterizzazione ed eventuale relativa bonifica del sito, pertanto ARPA ed AUSL non hanno fatto campionamenti. Tali Enti tecnici vengono coinvolti, insieme alla Provincia e al Comune, per la parte successiva di contradditorio e di verifica dei risultati nell’ambito di una conferenza di servizi.

La pubblica amministrazione interviene solo nel caso in cui il responsabile dell’inquinamento non sia individuabile o non provveda il proprietario del sito interviene (art. 244 D.Lgs. n. 152/2006).

L’azione pianificatoria della Pubblica Amministrazione oltre ad essere pienamente legittima e oltremodo doverosa , perché la stessa è uno strumento di impulso alla celere soluzione delle problematiche ambientali da voi esposte ed allo stato attuale in parte solamente presumibili.

Vi è inoltre un notevole ed indiscutibile interesse pubblico nel procedere alla pianificazione urbanistica di un ambito di valenza sovracomunale per la strategicità dello stesso, l’impulso economico che questo comporta e la oltremodo importante bonifica del sito.

La pianificazione urbanistica si estende e deve per obbligo normativo estendersi, sempre a tutto il territorio comunale attraverso  il PSC e quindi nella quasi totalità della propria azione andando a pianificare aree private. Il Poc poi diviene lo strumento attuativo delle indicazioni e previsioni del PSC.

Si ricorda sommariamente quanto previsto dalla L.R.20/2000 in materia urbanistica

art.1

La pianificazione territoriale e urbanistica si uniforma ai seguenti obiettivi generali:

a) promuovere un ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo;

b) assicurare che i processi di trasformazione siano compatibili con la sicurezza e la tutela dell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio;

c) migliorare la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani;

omisisis

e) promuovere il miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio urbano, attraverso interventi di riqualificazione del tessuto esistente;

art. 28

Il Piano Strutturale Comunale (PSC) è lo strumento di pianificazione urbanistica generale che deve essere predisposto dal Comune, con riguardo a tutto il proprio territorio, per delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare l’integrità fisica ed ambientale e l’identità culturale dello stesso Il PSC non attribuisce in nessun caso potestà edificatoria alle aree né conferisce alle stesse una potenzialità edificatoria subordinata all’approvazione del POC ed ha efficacia conformativa del diritto di proprietà limitatamente all’apposizione dei vincoli e condizioni non aventi natura espropriativa, di cui all’articolo 6, commi 1 e 2.

Il Piano Operativo Comunale (POC) è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di cinque anni.

Per gli ambiti di riqualificazione il POC definisce gli interventi di riqualificazione da realizzare ed i relativi obiettivi di qualità ed è caratterizzato, di norma, dalla pluralità delle funzioni, delle tipologie di intervento e degli operatori nonché dal coinvolgimento di risorse finanziarie pubbliche e private.

Per quanto riguarda l’incarico all’ arch. Carla Ferrari, questo è stato assegnato in data 27/02/2012 con determinazione dirigenziale n.107/2012, mentre il verbale della guardia di Finanza è stato assunto al protocollo generale  in data 19/06/2013 un anno e mezzo dopo; Tale incarico come quello precedente assegnato all’ing. Guidotti sono stati utili per arrivare ad uno schema di assetto territoriale condiviso tra le due Amministrazioni comunali e la proprietà dell’area.

Si è altresì utilizzato lo schema progettuale indicativo per  definire l’accordo  di pianificazione appena sottoscritto.

Si intende, inoltre,  evidenziare come gli strumenti urbanistici di che trattasi   costituiscano procedimenti di contemperamento del ruolo del pianificatore pubblico con quello dell’investitore e/o del proprietario privato nella definizione delle linee di sviluppo della città e degli ambiti soggetti ad interventi di recupero e/o riqualificazione. In altri termini, essi propongono modelli di integrazione tra i ruoli e le fasi della pianificazione: piano urbanistico (strumento generale di assetto dell’intero territorio), programma (di riqualificazione governativo-amministrativo o di iniziativa privata), progetto e finanziamento (investimenti privati, compartecipazione pubblico-privato ecc…).

Punto 3:

Così come è possibile accertare da parte del Consigliere o di qualsiasi professionista o cittadino, attraverso informale richiesta di informazioni agli uffici ovvero procedura di accesso agli atti, gli uffici hanno attuato tutte le regolari procedure di legge per rendere l’affidamento del servizio di progettazione all’Arch. Ferrari propedeutico all’elaborazione del POC “ex Cisa – Cerdisa”  in questione trasparente e conforme ai principi stabiliti dalla legge 190/2012 in materia di anticorruzione

In particolare:

– l’oggetto dell’ incarico di progettazione , è riferito ad una prestazione  specialistica relativamente al servizio di   studio preliminare dei contenuti specifici da assegnare al POC Intercomunale dell’ambito AR (S- F) Ex Cisa- Cerdisa per i Comuni di Sassuolo e di Fiorano Modenese, verificando la fattibilità delle soluzioni progettuali, al fine di orientare compiutamente le scelte di pianificazione del POC    e rientra pertanto nei termini di affidamento previsti dall’art 7 del  “Regolamento disciplinante la semplificazione dei procedimenti di spesa per l’acquisto in economia di beni  servizi e lavori “ , approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 67/2002 (come vigente in data 27/02/2012 data di affidamento del servizio) che testualmente recita  “ omissis……..per forniture e servizi in economia di importo fino a € 20.000,00 si può procedere con affidamento diretto, da intendersi come trattativa diretta con una sola ditta.

– tale oggetto è riconducibile alla categoria dei servizi elencati nell’Allegato II A del D.Lgs. n. 163/2006 “Codice dei Contratti Pubblici relativi a Lavori, Servizi e Forniture”  e ricompreso nella disciplina di cui all’art. 125 comma 11 come novellato dal D.L. n. 70/2011 convertito in  Legge n. 106/2011 che consente l’affidamento diretto dei servizi di importo inferiore a € 40.000,00 così come interpretato  con Circolare Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 30.10.2012 prot. N. 4536;

– Tale interpretazione risulta confermata nella determina dell’Autorità dei LL PP (ora ANAC) nr. 4/2007 del 29 marzo 2007che al punto nr. f) del dispositivo recita: “ Ritiene che per i servizi tecnici di importo inferiore a 20.000 euro le stazioni appaltanti possono procedere mediante affidamento diretto, ai sensi del combinato disposto degli articoli 91, comma 2 e 125, comma 11, del Codice

– Risulta ottemperato da parte degli uffici l’obbligo sancito dalla normativa anticorruzione in tema di affidamento di servizi ex art 1 comma 32 della legge 6 novembre 2012, n. 190  che stabilisce l’obbligo per le stazioni appaltanti di pubblicare nei propri siti web istituzionali i dati previsti dalla norma, per garantire la trasparenza dell’attività amministrativa; La legge prevede altresì – entro il 31 gennaio di ogni anno – la pubblicazione di tabelle riassuntive dei dati riferiti agli anni precedenti, liberamente scaricabili in formato digitale standard aperto, da trasmettere digitalmente all’AVCP. (obbligo assolto per il caso in esame il 31.01.2014)

E’ stato precisato nella determinazione dirigenziale n. 107/2012 “omissis………………. rilevato che, pur essendo l’ente dotato di figure professionali idonee ed in possesso delle specializzazioni adeguate per l’espletamento dell’obiettivo descritto, l’urgenza di provvedere e l’ingente mole di lavoro in carico al Servizio Urbanistico e Cartografico, impegnato tra le altre anche nelle procedure di varianti al PSC ed al RUE in corso,  rendono necessario procedere all’affidamento del servizio in oggetto, avvalendosi di una professionalità esterna, che sia in possesso di adeguata competenza ed esperienza maturata nel settore” ;

Sono stati ampiamenti enunciati i criteri di scelta del professionista:

a) l’essere stato  impegnato nella redazione di similari procedure pianificatorie, che prevedano accordi di programma  ex art. 40 della L.R. 20/2000 e s.m.i.;

b) l’aver collaborato in passato nella redazione di strumenti urbanistici per il comune di Sassuolo, oltrechè l’aver curato la progettazione di diversi piani urbanistici attuativi nel territorio sassolese assicurano una buona conoscenza del territorio;

I criteri di selezione sopra riportati evidenziano come la specificità di progetti hanno posto necessariamente l’esigenza che le specialità richieste dall’amministrazione mirassero principalmente alla capacità di gestione di complessi progetti di riqualificazione urbanistica e sociale

Ciò premesso si ribadisce che:

– Non è stato eseguito alcun affidamento di incarico in forma discrezionale diretta bensì  tramite la selezione prevista in base ai contenuti dei programmi dell’Amministrazione nonchè agli importi dei rispettivi compensi;

– Va infine detto che il valore della trasparenza nell’attività amministrativa, più volte ribadito dallo stesso Sindaco, costituisce un patrimonio importante che è meglio difeso se la doverosa funzione di controllo degli atti dell’Amministrazione si basa su di un altrettanto doveroso sforzo di conoscenza degli atti che si vanno a contestare.

Il consigliere del Movimento 5 Stelle, si è  dichiarato  parzialmente  soddisfatto della risposta ricevuta in merito, precisando come, a suo giudizio, mancassero tuttavia  ancora alcuni dei dati richiesti.

 

Interrogazione del Gruppo Movimento 5 Stelle ad oggetto: “Piano aria integrato comunale”

In questa interrogazione il gruppo del M5S, ricordando come la Giunta Regione Emilia Romagna il 2 luglio 2014, il PAIR pubblicato sulla Gazzetta ufficaile della Regione lo scorso 2 Settembre 2014 e che prevede il raggiungimento di importanti obbiettivi, tra cui:

la riduzione del 20/25% della produzione di rifiuti pro-capite

– promozione del compostaggio domestico e della seconda vita dei beni durevoli

– raggiungimento del 70% dela raccolta differenziata

– riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico per almeno il 65% in termini di peso

– Autosufficienza regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali

ed altri ancora..

Ha chiesto di conoscere come il Comune di Sassuolo intenda raggiungere tali obbiettivi

Quali siano le azioni voce x voce

Di sapere se siano state inviate le osservazioni ?

Se non ritenga di dover discutere la questione, in modo più approfondito in Consiglio comunale per le profonde ed inevitabili ripercussioni che ne verranno al Piano Strutturale Comunale così come a qualsiasi ipotesi di miglioramento della mobilità urbana.

Se le indicazioni presenti nel Piano dell’Aria siano state presa in debita considerazione nelle elaborazioni progettuali dei piani ed indirizzi di mobilità di cui sopra?

Ha così risposto all’interrogazione, L’Assessore all’Ambiente Sonia Pistoni , che ha replicato specificando quanto segue:

Il PAIR è stato adottato con D.G.R. n. 1180 del 21/07/2014 e ad oggi non è ancora stato approvato, così come il PRGR (Piano Regionale Gestione Rifiuti).

E’ prassi che le Amministrazioni comunali non sviluppino/modifichino la loro pianificazione prima della definitiva approvazione degli strumenti sovraordinati, in quanto gli obiettivi e le strategie regionali potrebbero subire sostanziali variazioni durante l’iter di controdeduzione alle osservazioni prima dell’approvazione. Infatti qualora le modifiche da apportare fossero sostanziali non si può escludere una riadozione dello strumento stesso.

Con Deliberazione n. 147 del 28/10/2014, la Giunta comunale ha approvato le osservazioni al Piano Aria Integrato Regionale adottato con D.G.R. n. 1180 del 21/07/2014, le quali sono state formalmente trasmesse alla Regione Emilia-Romagna a mezzo PEC con prot. 37852 il 03/11/2014.

Di seguito si riportano per esteso le risposte specifiche:

“L’Amministrazione comunale di Sassuolo, pur apprezzando il lavoro effettuato dalla Regione Emilia Romagna e condividendo la necessità di redigere il Piano Aria Integrato Regionale 2020, al fine di salvaguardare la salute pubblica e di pervenire al miglioramento della qualità dell’aria, ritiene necessario presentare le seguenti osservazioni.

OSSERVAZIONE CARATTERE GENERALE

Al fine di una compiuta ed efficace attuazione del piano e con lo scopo di favorire il rispetto della norma da parte della cittadinanza, si ritiene che le disposizioni normative del piano debbano essere applicate anche alle Unioni di comuni e non solo ad alcune delle amministrazioni che ne fanno parte, anche in considerazione del fatto che in alcune zone il tessuto urbano ha caratteristiche tali per cui non esiste soluzione di continuità tra un centro abitato ed il successivo, che, a partire dal 2015, presenterebbero vincoli alla viabilità estremamente diversi.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 8 (Valutazione ambientale strategica VAS)

Il dispositivo stabilisce che: “la valutazione ambientale e strategica dei piani e programmi (…) di cui al Titolo II della Parte Seconda del D.lgs 152/2006 non può concludersi con esito positivo se le misure contenute in tali piani o programmi determinino un peggioramento della qualità dell’aria”; e che “il mancato recepimento degli indirizzi e delle direttive previste dal Piano per i piani e i programmi determina la conclusione con esito negativo della valutazione di sostenibilità ambientale dei medesimi”.

Facendo riferimento alle procedure di approvazione dei piani urbanistici, si deve rilevare che, se si interpreta correttamente il dispositivo sopra citato, nessun piano operativo o attuativo, ma soprattutto nessuna variante ai medesimi strumenti, ancorché vigenti ed efficaci, potrà essere approvata se non si dimostri il “non peggioramento della qualità dell’aria”, e questo appare pressoché impossibile se si tiene conto che detti strumenti discendono da una previsione urbanistica generale previgente alle disposizioni contenute nel PAIR.

In riferimento al secondo comma, sembra di cogliere che si stia parlando di VALSAT: tenuto conto che la stessa è disciplinata dall’art. 5 della L.R. 20/2000, l’applicazione di una tale norma implicherebbe che, sino all’adeguamento della pianificazione comunale in recepimento del PAIR, nessuna modifica a tali strumenti sarebbe possibile, nemmeno per introdurre, ad esempio, modificazioni che non abbiano valenza sotto il profilo ambientale, o quando si tratti, all’estremo, della modifica di previsioni in senso migliorativo.

La norma appare troppo generica: si ritiene che una tale disposizione debba essere opportunamente valutata, nella sua portata sostanziale, tenendo in considerazione gli effetti immediatamente cogenti e vincolanti che la stessa avrebbe sulla pianificazione, con particolare riferimento a quella operativa ed attuativa, e, conseguentemente, sul rapporto giuridico fra l’Amministrazione e i proprietari delle aree.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 15 (Altre misure limitative dei flussi veicolari nei centri abitati)

In base a quanto definito, al fine del raggiungimento degli obiettivi del piano, è necessario individuare nuove aree pedonali per una superficie complessiva pari al 20% del centro storico, estendere le zone a traffico limitato (ZTL) in modo che esse vadano a ricoprire il 100% della superficie del centro storico e armonizzare le regole di accesso e di sosta nelle ZTL sulla base di apposito atto approvato dalla Giunta Regionale.

In assenza delle specifiche indicazioni sulle modalità di armonizzazione delle norme da applicarsi nelle ZTL, l’amministrazione comunale non è in grado di comprendere gli effetti che l’attuazione di tali indirizzi avrà sulle attività commerciali e sugli eventi presenti nel centro storico, e conseguentemente di veicolarlo correttamente all’utenza che deve usufruire dei servizi presenti in tali aree.

Preme inoltre sottolineare che l’individuazione di nuove aree pedonali e l’ampliamento delle aree ZTL sortiscono effetti concreti sulla qualità dell’aria solo nel momento in cui non si riducono ad un mero atto formale ma sono supportati dalla realizzazione di parcheggi scambiatori, dal potenziamento del trasporto pubblico locale e da altre misure analoghe che richiedono tempi di pianificazione e realizzazione non consoni con quello definito dall’articolo considerato.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 16 (Mobilità ciclo-pedonale)

Da quanto scritto, sembra di rilevare che la rete delle piste ciclabili esterne ai centri abitati non sia da computare nel dimensionamento richiesto: questo imporrebbe di non tenere conto delle situazioni territoriali che vedono la presenza di frazioni abitate che potrebbero essere collegate al capoluogo con percorsi ciclabili, i quali però non rientrerebbero nella quantificazione richiesta.

Si chiede se con la locuzione “pista ciclabile” sia da intendersi quanto definito letteralmente dal codice della strada o se piuttosto possano in essa essere ricompresi anche percorsi ciclopedonali (quindi percorsi misti) o quelli totalmente a se stanti, come le piste di attraversamento dei quartieri ricomprese nei parchi urbani

Si rileva inoltre che l’attuazione dell’obiettivo indicato alla lettera a) del comma 1 risulta sostanzialmente inattuabile per la maggior parte delle amministrazioni locali. Se infatti l’obiettivo è quello di realizzare circuiti ciclabili entro cinque anni (2020), le amministrazioni locali dovrebbero, entro questo lasso di tempo provvedere all’adozione e all’approvazione del PSC e del POC: quest’ultimo è infatti lo strumento necessario per l’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio propedeutico all’avvio delle procedure di acquisizione delle aree da parte dell’Amministrazione pubblica. Anche qualora tuttavia si volessero utilizzare le procedure semplificate previste dalla normativa vigente in materia, resterebbe comunque l’onere, per l’Amministrazione di provvedere al finanziamento dell’esproprio delle aree e della realizzazione di tali opere, sempre e comunque entro il termine dell’anno 2020.

Si tenga conto che una pianificazione attuativa (PUA) prevede normalmente un termine per la realizzazione degli interventi di 10 anni (legge urbanistica 1150/1942); considerata inoltre l’attuale situazione di crisi del settore edilizio, appare estremamente difficile programmare l’attuazione delle previsioni incluse in tali piani facendo riferimento ad un lasso temporale così ristretto: di conseguenza, anche la realizzazione delle dotazioni territoriali ivi incluse è condizionata dalle tempistiche, più dilatate, del piano attuativo.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 17 (Ampliamento aree verdi)

Il dispositivo risente delle medesime criticità rilevate per l’articolo 16, circa i tempi di attuazione e l’effettiva possibilità da parte delle amministrazioni di pervenite all’acquisizione di tali dotazioni territoriali, sia in termini di tempo che di risorse economiche.

Si rileva altresì la necessità di precisare, nel testo normativo, cosa si intenda per “aree verdi”: infatti non è chiaro se queste ricomprendano solo quelle afferenti al patrimonio pubblico o se in esse debbano essere incluse anche quelle private.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 20 (Saldo zero)

In merito alla procedura di cui al comma 2, si rilevano le medesime criticità evidenziate per il precedente articolo 8.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 24 (Misure per la sostenibilità ambientale degli insediamenti urbani)

Al fine del rispetto del principio di non duplicazione delle norme sancito dalla legislazione regionale (art. 18 bis L.R. 20/2000 e s.m.i.), le prescrizioni immediatamente cogenti non devono essere ribadite esplicitamente nei RUE ma tutt’al più si può effettuare un richiamo al dispositivo originario.

Non si comprende inoltre, quali siano gli effetti della constatazione del mancato rispetto delle prescrizioni di cui al comma 1.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 25 (Misure per l’utilizzo dei combustibili

OSSERVAZIONE ALL’ART. 26 (Regolamentazione degli apparecchi di combustione destinati al riscaldamento domestico)

Non si comprende  quali siano gli effetti della constatazione del mancato rispetto delle prescrizioni.

OSSERVAZIONE ALL’ART. 31 (Monitoraggio)

Non è esplicitato a quale documento faccia riferimento il “capitolo 14”: se si tratta della Relazione Generale, sembra che il riferimento debba essere al capitolo 12 anziché 14.”

L’Amministrazione comunale –  ha precisato L’Assessore Pistoni – ha preso in debita considerazione gli indirizzi del PAIR e ne condivide gli obiettivi, ritenendoli prioritari. Il miglioramento della qualità dell’aria costituisce infatti un beneficio per tutta la collettività.

Insieme con i servizi comunali coinvolti dalle ripercussioni di tale strumento, sono inoltre state elaborate e condivise osservazioni che la Giunta con deliberazione n. 147/2014 ha approvato, al fine di proporre migliorie e suggerire opportune riflessioni a livello regionale.

Nella fase di predisposizione delle osservazioni, l’Amministrazione comunale si è inoltre coordinata e confrontata anche con gli altri Comuni, al fine di condividere idee, proposte legate alla fattibilità e ai vincoli/opportunità derivanti del piano regionale stesso.

Occorre però tener presente che, in considerazione delle attuali difficoltà economiche, è imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati che le Amministrazioni comunali siano adeguatamente supportate da idonei strumenti di sostegno, sia a livello economico sia a livello procedurale.

Nel momento in cui il PAIR verrà approvato, l’Amministrazione comunale provvederà a definire forme e modalità di adeguamento dei propri strumenti agli obiettivi prefissati a livello regionale, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento; pertanto se saranno necessarie varianti agli strumenti urbanistici e ai piani di mobilità le stesse verranno debitamente sottoposte nelle commissioni consiliari.

Si ribadisce che ad oggi tali varianti non sono ancora state attuate in quanto il PAIR è tutt’ora ancora solo in fase di adozione e non è stato approvato.

 

Il  Consigliere  del Movimento 5 Stelle, si è  dichiarato  soddisfatto della risposta ricevuta in merito dall’Assessore, precisando come, a suo giudizio, sia importante ed urgente che tali articolati provvedimenti siano presto presi in carico ed attuati dall’Unione dei Comuni.

 

Surrogazione del Consigliere e dimissionario Misia dall’Unione dei Comuni.

In questo punto è stata trattata la surrogazione del Consigliere comunale (Misia) espressione della Minoranza eletto nell’Unione dei Comuni ed ora dimissionario.

Le votazioni relative svolte, hanno portato all’elezione del Consigliere di Forza Italia Ugo Liberi, quale nuovo componente in seno all’Assemblea dell’Unione dei Comuni.