Il sindacato scuola Flc/Cgil di Modena sostiene ed è al fianco dell’insegnante S.P. che ha fatto ricorso nel 2011 al tribunale del lavoro di Modena contro le prove Invalsi.
Nell’udienza che si è tenuta stamattina, il giudice ha rinviato al 7 aprile 2016 per ragioni organizzative interne al tribunale.
In sostanza, l’insegnante all’epoca del ricorso fatto nel 2011 sosteneva l’illegittimità dell’obbligo per i docenti di correzione e somministrazione dei test Invalsi. In nessun modo, l’insegnante mette in dubbio le prove in quanto tali, e tantomeno è messa in discussione la cultura della valutazione, ma nel ricorso, patrocinato dalla stessa Flc/Cgil di Modena tramite lo studio Mendogni rappresentato dall’avvocato Francesco Mazzoni, “difendiamo la libertà di insegnamento del docente – spiega la segretaria della Flc/Cgil Mara Mellace – Infatti la docente non ha in alcun modo ostacolato lo svolgimento delle prove Invalsi, ma altresì riteniamo illegittimo e arbitrario l’obbligo imposto alla docente all’epoca dei fatti”.
“La modalità di correzione dei test Invalsi – prosegue Mara Mellace – non ci piace perché è una semplice operazione meccanica basata sull’applicazione di griglie che non ha niente a che fare con la complessità del processo di valutazione degli studenti”.

La Flc/Cgil ritiene che costruire una vera cultura della valutazione nel sistema scolastico non è rinviabile, ma non può essere imposta a suon di circolari ministeriali, né in violazione degli obblighi contrattuali. Occorre tener conto della complessità insita nel processo valutativo e coinvolgere il personale della scuola che quotidianamente esercita la sua professionalità.