I comuni di Viano, Casalgrande e Castellarano sarebbero a rischio sismico sulla base di un terremoto risalente al lontano 1501. I comuni emiliani sono stati infatti inseriti nella seconda fascia di rischio dal servizio sismico della Regione.

Il terremoto di 500 anni fa, del nono grado della scala Mercalli, avrebbe distrutto quasi del tutto la zona dei tre comuni in provincia di Reggio Emilia.
Tuttavia erano all’oscuro di cio’ gli stessi sindaci dei comuni interessati.

La rivelazione sul terribile terremoto del 1501 e’ stata fatta dal responsabile regionale del servizio sismico, sulla base di uno studio del 1999. ”Si tratta di un catalogo parametrico dei terremoti italiani, che pero’ riguarderebbe l’Appennino modenese, il reggiano non dovrebbe essere coinvolto. Anche se Castellarano si trova vicino a Sassuolo, che e’ uno dei comuni dell’Appennino modenese che rientrano nella zona a rischio sismico”. Lo ha detto all’Adnkronos il sindaco di Castellarano, Alberto Caprari, il quale ha spiegato che ”di un terremoto di magnitudo cosi’ elevata, come quello del 1501, non risulta traccia in base alla ricerca storica effettuata a Castellarano. Non si parla nei documenti di un terremoto che abbia raso al suolo case e provocato morti”.