Due cugini-amanti progettano al telefono di uccidere il marito di lei e si ritrovano indagati per tentato omicidio pur avendone solo parlato.

E’ successo a Modena, dove i pubblici ministeri Manfredi Luongo e Carlo Marzella hanno ritenuto di dover aprire un’inchiesta formale ”per prevenire un eventuale fatto di sangue”.
Tutto finirà molto probabilmente con un’archiviazione, ma intanto l’indagine aperta dovrebbe sconsigliare vivamente ai due di passare dalle parole ai fatti e funzionare così da deterrente garantendo l’incolumità del marito, il quale nel frattempo è stato avvisato del ‘pericolo’.
I protagonisti di questa singolare vicenda sono un giovane originario di Napoli che abita a Modena e una sua cugina di primo grado, sposata e madre di due bambini, che per coronare il loro sogno di vivere insieme avrebbero progettato l’omicidio del marito di lei.
Non sapevano però che il telefono del giovane era sotto controllo per un’altra indagine della polizia giudiziaria a suo carico.

Dall’intercettazione telefonica risulta che i due cugini stavano cercando di mettersi d’accordo sul momento migliore per liberarsi del consorte di lei e la donna avrebbe escluso il mese di dicembre perchè il marito doveva ancora finire di pagare le rate dell’automobile.
Inoltre avrebbe voluto prima informarsi sulla pensione di reversibilità e sul diritto di mantenere la casa popolare anche una volta diventata vedova.