La morte di Rita Borrelli, la cinquantaquattrenne napoletana deceduta nel settembre 2002 a causa di un tumore al fegato che le avevano impiantato il 31 dicembre del 2001 al Policlinico di Modena, non sarebbe direttamente correlabile con i linfomi maligni pur presenti nell’organo.


Il cancro, in sostanza, si sarebbe sviluppato dalle stesse cellule della donna e non da quelle del fegato malato ricevuto da un donatore. Questo il risultato della sintesi parziale che i consulenti del pm di Modena Andrea Claudiani hanno depositato nei giorni scorsi. Per la perizia completa sarà necessario aspettare ancora una decina di giorni.