Basta con i ‘praticoni’ e i ‘tuttofare’ improvvisati che si occupano a tempo perso dei conti di proprietari e inquilini, magari come secondo lavoro per integrare lo stipendio: per amministrare un condominio servono una quantità di competenze che vanno dalle questioni fiscali alla prevenzione degli incendi che richiedono conoscenze specifiche sempre più complesse, oltre ovviamente a una grande onestà.

Proprio per garantire professionalità e trasparenza che una proposta di legge regionale intende istituire un Registro degli amministratori condominiali dell’Emilia-Romagna.

L’attuale assenza di regolamentazione di un’attività che chiunque può fare ha spinto l’Uppi, l’Unione dei piccoli proprietari immobiliari, a elaborare una proposta di legge che é stata recepita da tutti i gruppi di maggioranza della Commissione Attività Produttive.

La proposta di legge, che potrebbe essere approvata già prima dell’estate, è stata resa possibile dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ha inserito le professioni nella potestà legislativa delle Regioni, alcune delle quali hanno già presentato proposte simili, in attesa della tanto sospirata legge-quadro nazionale.

L’iscrizione al Registro non è e non può essere obbligatoria, ma gli amministratori che ne faranno parte potranno vantare un importante ‘certificato di qualita” a tutela dell’interesse sia dei proprietari, sia degli inquilini. Oltre a una serie di requisiti, la legge prevede infatti corsi di formazione e aggiornamento a frequenza obbligatoria e una serie di norme di comportamento da rispettare, pena la cancellazione dal Registro.

L’iscrizione al Registro sarà invece obbligatoria per gli amministratori delle case di edilizia pubblica.