Il tentativo di Poste Italiane di ”ricomporre il tavolo contrattuale” è fallito. Pertanto le
organizzazioni sindacali confermano lo sciopero generale che si terrà il prossimo 16 maggio.


”Le ragioni dell’iniziativa di lotta – spiega il segretario generale della Uil-Post, Ciro Amicone – investono il rinnovo del contratto che è scaduto da 16 mesi e l’incertezza sul futuro dell’azienda, determinata dalle inadempienze del Governo”. A tutt’oggi infatti – ricorda Amicone – l’Esecutivo non ha ancora approvato il piano di sviluppo.

Sul rinnovo del contratto invece ”permangono notevoli distanze tra la rivendicazione avanzata
dai sindacati (coerente con l’accordo di luglio ’93) e l’offerta aziendale che è pari a meno della metà della richiesta”.

Per queste ragioni Amicone esprime ”preoccupazione, rammarico e profonda insoddisfazione, poichè l’azienda, non ha
colto l’opportunità offerta dal ritrovato utile di
bilancio”.