Prima affabile avventore del bar, poi falso ufficiale della Guardia di finanza corrotto che pretendeva una tangente per evitare controlli fiscali al barista. L’estorsore, che aveva preso di mira un bar della periferia di Reggio Emilia, è stato però arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo.

I militari, una volta appresa la vicenda in cui era rimasto vittima l’esercente reggiano, hanno infatti iniziato a pedinare, anche realizzando riprese audio-video, il malvivente, che alla fine è stato arrestato mentre incassava la mazzetta.

Pasquale Martino, questo il nome del finto finanziere, 40enne di San Nicola da Crissa in provincia di Catanzaro, domiciliato a Reggio Emilia e con numerosi precedenti, stava infatti ancora contando la prima trance di una richiesta estorsiva che ammontava complessivamente a 15 mila euro.

Il barista, dopo aver finto di accettare la proposta del presunto finanziere, si è accordato per versare un anticipo, 2 mila euro, che avrebbe dovuto consegnare nella tarda mattinata di mercoledì nelle vicinanze dell’aeroporto reggiano.

L’incontro, però, è stato seguito dai carabinieri che, una volta avvenuta la transazione, hanno bloccato e arrestato Martino con l’accusa di estorsione.