Presunta pubblicità ingannevole. Da questa accusa si dovrà difendere il titolare di un bar gelateria della zona di via Vignolese.

Nei giorni scorsi un uomo, attratto da un cartellone pubblicitario di una ditta che produce gelati, è entrato nell’esercizio commerciale chiedendo una confezione che, secondo il listino, doveva costare 1 euro.

Al momento di pagare la sorpresa e lo sconcerto: la cassiera per lo stesso gelato ha preteso il pagamento di 1,20 euro. Alla richiesta di spiegazioni sulla differenza di prezzi, al cliente è stato risposto che la cifra era quella richiesta e che se la cosa non gli stava bene poteva rinunciare all’acquisto e rivolgersi ad un altro negozio.

Il cittadino indispettito per quanto successo si è recato allora negli uffici della Polizia Municipale per segnalare il fatto. A seguito della denuncia, operatori del Nucleo di Polizia commerciale del comando di viale Amendola, in abiti civili, si sono recati nel bar segnalato per verificare se i prezzi pubblicizzati nella tabella esterna corrispondevano con quelli praticati al momento dell’acquisto.

Gli agenti-clienti hanno acquistato un gelato, che nel listino esposto all’entrata e in quello esposto sul frigo dei gelati riportava il prezzo di un euro. Al momento di pagare la commessa chiedeva il pagamento di 1,05 euro, rilasciando scontrino fiscale per il medesimo prezzo. Visto l’accaduto la Polizia Municipale ha provveduto a segnalare il fatto alla Autorità Garante della Concorrenza del Mercato.