“Il mais ogm non deve assolutamente essere immesso al consumo e le ditte che hanno venduto seme fuori legge devono pagare i danni, come ha sostenuto anche l’ assessore Guido Tampieri”: è quanto sostiene la Coldiretti dell’ Emilia Romagna in merito alla vicenda di campi di mais a rischio Ogm individuati in regione.

Secondo la Coldiretti, il prodotto che eventualmente dovesse risultare fuori legge (si stanno attendendo le contro-analisi per un risultato certo) va distrutto e “le ditte responsabili di quella che si configura come una vera e propria truffa – sostiene l’organizzazione agricola in un nota – devono risarcire i danni agli agricoltori e pagare le spese della distruzione”.

“Non siamo contrari in via di principio agli Ogm spiega il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello lo siamo in via di fatto perché non abbiamo alcuna certezza che non siano dannosi per le colture, per i prodotti alimentari e per l’ecosistema. Occorre ogni sforzo perché di faccia chiarezza scientifica su questo problema, ma non possiamo accettare forzature da parte di nessuno”.

Secondo la Coldiretti, “il modello produttivo implicato dall’ uso degli Ogm va in direzione opposta del made in Italy, del tipico e del biologico perché è il prototipo dell’ omologazione e della delocalizzazione dei prodotti alimentari. La Coldiretti dell’Emilia Romagna -conclude Tonello- non esclude di costituirsi parte civile per tutelare le proprie aziende eventualmente coinvolte nella vicenda”.