Per una settimana il Tempio Israelitico di piazza Mazzini apre al pubblico. In esposizione arredi e oggetti di manifattura veneziana risalenti a ‘600 e ‘700.


Non essendo consentite le raffigurazioni religiose, la cultura ebraica si espresse soprattutto negli oggetti dedicati al culto, negli arredi sacri che adornavano la sinagoga, nella decorazione dei manoscritti e dei contratti nuziali e con altre forme legate alla ritualità. Con la diaspora l’arte ebraica si frantumò in varie forme e legò il suo sviluppo alla storia e ai Paesi in cui il popolo ebraico si disperse.

“L’ebraismo e l’arte. Gli argenti sinagogali” è il titolo della mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Comune, in cui i modenesi potranno ammirare per la prima volta l’intera collezione degli argenti della sinagoga di piazza Mazzini.

Acquistati nelle botteghe veneziane alla fine del Sei e nel Settecento o commissionati ad artigiani modenesi nel corso dell’Ottocento, gli argenti sinagogali della Comunità costituiscono una delle collezioni più ricche e complete nell’ambito della Judaica italiana e una testimonianza della storia degli israeliti in città e in Italia in età moderna.