Rubavano nichel, cobalto, acciaio, rame e leghe speciali su commissione di alcuni imprenditori, i quali poi ‘ripulivano’ la refurtiva attraverso l’emissione di falsa documentazione fiscale e la rivendevano ad altri imprenditori compiacenti che ricettavano i metalli a prezzi stracciati.

Stamane undici persone sono finite in manette; due sono ancora ricercate. L’organizzazione italo-slava, è stata sgominata dai carabinieri.

A quanto hanno reso noto i militari del comando provinciale di Reggio Emilia – zona in cui risiedono molti degli imprenditori derubati -l’operazione ‘Heavy Metal’ è stata condotta in Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto.

Sono finiti in carcere cinque slavi e un imprenditore del bresciano, mentre altri tre imprenditori sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e due all’obbligo di dimora. Gli ultimi due provvedimenti cautelari non sono stati eseguiti perchè gli indagati si sono resi irreperibili.

Nell’operazione sono stati impiegati circa 200 carabinieri, un centinaio del comando provinciale reggiano.