Nel quarto trimestre 2003 le retribuzioni lorde hanno registrato un aumento del 2,4% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2003 l’aumento medio annuo è stato del 2,1%. Lo comunica l’Istat. Le retribuzioni sono cresciute sia nel trimestre che nell’anno meno dell’inflazione (+2,5% sia nel quarto trimestre sullo stesso
periodo del 2002 che in media annua).

Le retribuzioni di fatto registrano una dinamica più contenuta rispetto ai prezzi. Sia raffrontate all’indice Foi (famiglie operai e impiegati) che al Nic (indice dei prezzi per l’intera collettività), le retribuzioni hanno aumenti inferiori: a fronte del +2,4% del quarto trimestre e del +2,1% della media annua 2003 per le retribuzioni per unità di
lavoro equivalente a tempo pieno, l’indice dei prezzi Foi è cresciuto del 2,5% nell’ultimo trimestre e nell’anno e il Nic del 2,5% nel trimestre e del 2,7% in media annua 2003.

Nell’ultimo trimestre del 2003 gli oneri sociali sono
aumentati dell’1,6% rispetto al quarto trimestre 2002 (+2,3% media annua), mentre il costo del lavoro è aumentato del 2,2% (2,2% anche sull’anno). Al netto degli effetti stagionali l’incremento congiunturale delle retribuzioni lorde, rispetto al trimestre precedente, è risultato dello 0,6%. Il tasso di crescita tendenziale delle
retribuzioni nel quarto trimestre del 2003 è stato del 3% per l’industria e dell’1,7% nei servizi. Anche la crescita media annua delle retribuzioni nel 2003 è stata maggiore nell’industria (+2,3%) che nei servizi (+1,9%).

All’interno del settore industriale la retribuzione del
comparto relativo alla produzione di energia elettrica, gas ed acqua ha segnato un incremento tendenziale superiore alla media (+5,8%). Questa dinamica è imputabile – spiega l’Istat al pagamento di importi occasionali, come incentivi per la
risoluzione del rapporto di lavoro, in alcune grandi imprese del comparto. Le retribuzioni hanno registrato un aumento più elevato alla media anche nelle costruzioni (3,4% nel quarto trimestre) e nelle attività manifatturiere (+3,3%). All’interno del terziario la crescita tendenziale delle retribuzioni più marcata si è registrata nel settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria (+3,2%), mentre quella piu’ contenuta ha
riguardato il settore del commercio e riparazione dei beni di consumo (+1,2%).

La dinamica degli oneri sociali nel quarto trimestre 2003 è stata, nell’insieme dei settori industria e servizi, meno marcata di quella delle retribuzioni, con un incremento tendenziale dell’1,6%. Al netto degli effetti stagionali, gli oneri sociali hanno segnato una variazione congiunturale pari
allo 0,4%. In media d’anno, gli oneri sono aumentati, rispetto al 2002, del 2,3%. Nell’industria gli oneri sociali sono cresciuti di più che nei servizi (rispettivamente +2,4% e +0,7%). L’incremento medio del 2003 rispetto al 2002 è stato maggiore sempre nell’industria (+2,6%) che nei servizi (+2,1%). Il maggiore aumento degli oneri sociali si è registrato nel settore della produzione di energia elettrica, gas ed acqua (+3,7%). All’interno del terziario, il comporto del commercio e riparazione di beni di consumo ha registrato una variazione
degli oneri lievemente negativa (-0,2%).

Nel quarto trimestre del 2003 il costo del lavoro per unità di lavoro equivalente a tempo pieno nell’insieme dell’industria e dei servizi è aumentato in termini tendenziali del 2,2%; la variazione congiunturale dell’indice destagionalizzato del costo
del lavoro è stata di +0,6%. In media annua, nel 2003 la crescita del costo del lavoro è stata del 2,2%. Il tasso di crescita tendenziale del costo del lavoro è stato pari al 2,8% nel settore industria e dell’1,5% nei servizi. I dati riguardano – spiega l’Istat – le retribuzioni di fatto di circa 10 milioni
di occupati dipendenti. Si tratta comunque di dati provvisori e quelli definitivi saranno resi noti tra 15 mesi.