Prezzi alle stelle e quasi tutto esaurito nelle due grandi sale di Tokyo che ospiteranno i tre concerti della tourneè giapponese di Luciano Pavarotti, la
prima del suo giro mondiale di addio dopo oltre 40 anni di carriera.


”Non parlo mai del cachet dei miei concerti. Ma è una grande gioia e mi lusinga sapere che anche stavolta, come del resto quasi sempre nella mia lunga carriera, ci sarà il tutto esaurito. E’ la più bella musica di accompagnamento che posso
sperare”, ha detto oggi nella conferenza stampa di
presentazione un Pavarotti apparso provato dal viaggio, incerto e rigido nell’andatura – camminava con le mani sulle spalle di due accompagnatori. Ma ”sicuro – ha precisato – di poter dare il meglio di me stesso ad un pubblico così competente e caldo
come quello giapponese”.

Nella tourneè, sponsorizzata dalla casa di gioielli Damiani,Pavarotti, insieme con il soprano Annalisa Raspagliosi e il direttore Leone Magiera, terrà due concerti, il 31 marzo e il 6 aprile, nella Sala A del Tokyo International Forum, con 5.000 posti a sedere, e uno nella splendida Suntory Hall,
dall’acustica perfetta, di 2.000 posti. Stratosferici i prezzi: alla Suntory Hall si va da minimo di
20.000 yen (156 euro) a 85.000 yen (665 euro). Chi vorrà assicurarsi, oltre al concerto, un posto anche al gala dinner successivo, avrà l’onore di sedere ad un tavolo vicino al maestro se sborserà 150.000 yen (1.175 euro) ma dovrà
accontentarsi di un tavolo nelle retrovie se di yen ne verserà appena 100.000 (780 euro). Alla sala del Tokyo International Forum, i posti più lontani valgono 19.000 yen (148 euro), i migliori 43.000 (335 euro).

Il tenore italiano canterà da solo e in tandem con il
soprano Raspagliosi, arie e canzoni del miglior repertorio della sua carriera, Scarlatti, Bellini, Tosti, Verdi, Puccini,Mascagni, Leoncavallo. ”Raspagliosi è una soprano fantastica,
alla sua prima esperienza in Giappone. Il pubblico si accorgerà di quanto è brava. Cantare qui è sempre una sfida perchè se la musica e il canto sono eccellenti, l’uditorio va in delirio. Spero di non deludere le attese”.

Presentatosi con un panama color bianco-crema, camicione nero e enorme foulard multicolore, con il rosso a dominare, Pavarotti ha confermato che ”nel 2005 a 70 anni chiuderò la carriera.
Almeno ora penso così. Se poi a 70 anni suonati, la natura facesse il miracolo di dirmi che posso ancora cantare ad alti livelli, beh allora si vedrà”.
E ha tenuto a dire che almeno altri due o tre concerti con Placido Domingo e Jose Carreras vorrebbe davvero farli prima della fine del 2005. ”I concerti dei tre grandi tenori sono stati un’esperienza unica – ha concluso – Nel passato i tenori erano tutti nemici. Noi invece abbiamo mostrato che si può essere amici e lavorare bene insieme. In più siamo tre fanatici della bella voce. Mi auguro davvero di trovare il tempo e il modo di rivivere ancora due o tre volte questa esperienza”.