E’ dedicata ancora alla voce, strumento espressivo primordiale per eccellenza, e in particolare alle ‘voci della preghiera’, l’edizione 2005 del festival ‘L’altro suono’, promosso dal teatro Comunale di Modena.


”Questo festival è per noi il mezzo indispensabile per esplorare il mondo della musica, scoprendo altre tradizioni, altre modalità esecutive, altri protagonisti”, ha spiegato Aldo Sisillo, direttore del Comunale, presentando il cartellone, che proporrà 13 appuntamenti fra il teatro Comunale di Modena e l’abbazia di Nonantola, grazie alla collaborazione con la rassegna ‘Divini incanti’.

Il festival si aprirà il 13 marzo nella chiesa di S. Agostino a Modena con un monumento della musica sacra occidentale, la Passione secondo Matteo di Bach, eseguita dalla Stuttgart Barockorchester. Il viaggio nella vocalità religiosa toccherà la tradizione liturgica ebraica con l’ensemble Shalom (12 maggio), quella cristiano maronita con il coro dell’università Antonina di Beirut (14 e 15 maggio), le contaminazioni fra canto popolare e canto religioso con la ‘Litania’ di Giovanni Lindo Ferretti e Ambrogio Sparagna (18 maggio) e la ricerca del Pivari trio e della compagnia del Maggio di Frassinoro (19 maggio). Arriverà dall’India del sud il gruppo di monaci tibetani protagonisti di canti e danze rituali buddhisti, in uno ‘Spirit of peace’ (21 maggio), mentre la cantante serba Divna Ljubojevic si accosterà ai Misteri di antichi canti bizantini (22 maggio), e i Cuncordu di Castelsardo ripercorreranno la tradizione orale del folklore sardo (28 maggio).

Il festival offrirà anche altri appuntamenti con protagonisti della vocalità e della musica di frontiera, non direttamente legati al filone religioso: il 29 aprile Ute Lemper, in atmosfere del cabaret berlinese e parigino; il 3 maggio (in prima assoluta) la cantante inglese Norma Winstone con composizioni del bassista Steve Swallow; l’8 e 9 maggio (prima a Bologna, in collaborazione con il festival Angelica, poi al Comunale di Modena) due performance del compositore e sassofonista John Zorn.