Nei campi è allarme per la grandine che dove sostituisce le piogge intense determina danni irreparabili alle piante da frutto come i peschi, le susine, le albicocche e le pere che si trovano in molte zone del Paese in fase di piena fioritura, con effetti sulla produzione di frutta estiva. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la grandine dopo il Piemonte ha colpito l’Abruzzo e si teme ora che il fenomeno meteo possa allargarsi a macchia di leopardo.

Preoccupazioni sono dettate anche dal forte vento che favorisce la caduta dei fiori dalle piante mentre nelle aree più sensibili si temono anche – sottolinea la Coldiretti – gli abbassamenti di temperatura che se dovessero arrivare sotto lo zero potrebbero provocare gelate con effetti sulla produzione di frutta e ortaggi. A differenza – continua la Coldiretti – la pioggia e la neve sono state accolte positivamente in certe aree del nord Italia dove un inverno non particolarmente piovoso aveva fatto temere il rischio siccità per le coltivazioni. Tuttavia, in alcune zone della pianura padana e del centro Italia – conclude la Coldiretti – a seguito del maltempo e delle piogge intense le operazioni di semina dovranno essere ritardate e, in alcuni casi, addirittura ripetute.