Sarà convocato entro l’1 giugno il nuovo Consiglio regionale frutto delle elezioni del 3-4 aprile scorsi che, per effetto del nuovo Statuto, si chiamerà ”Assemblea legislativa dell’ Emilia-Romagna”.


Si e’ infatti concluso due giorni fa, il 2 maggio, l’ iter della proclamazione dei 50 consiglieri regionali, compresi il presidente rieletto Vasco Errani e lo sfidante Carlo Monaco, che siedera’ comunque in aula fra i 18 eletti di centro destra (sono 32 invece i consiglieri della maggioranza di centro sinistra).


Dei 50 consiglieri, cinque (Errani compreso) sono stati eletti nel ‘listino del presidente’ (il segretario regionale diellino Marco Monari, la verde Daniela Guerra, i segretari regionali del Prc, Monica Donini, e dello Sdi, Paolo Zanca); un eletto (Monaco) risulta dal listino regionale della coalizione perdente e il resto dalle liste proporzionali provinciali: 22 con la lista Uniti nell’Ulivo, 9 Forza Italia, 4 Alleanza Nazionale, 3 Lega Nord, 2 Prc, mentre Verdi, Udc, Pdci e Idv-Di Pietro portano in Regione un consigliere ciascuno.

Lo Statuto e’ entrato in vigore il 2 aprile scorso per tutte le parti che non necessitano di provvedimenti applicativi, come ad esempio la possibilita’ per il presidente della Regione di nominare un ‘sottosegretario alla presidenza’ e come il nuovo Ufficio di presidenza dell’ Assemblea regionale, che sara’ eletto nella prima seduta e sara’ composto anche di due ‘questori’, oltre al presidente, ai due vice presidenti e ai due segretari.


Il presidente Errani riassumera’ le proprie funzioni con l’ insediamento dell’ Assemblea e, entro sette giorni (ma potrebbe essere anche in questa prima seduta), dovra’ nominare la Giunta: secondo il nuovo Statuto il numero degli assessori (compreso il vice presidente) non potra’ essere inferiore a otto ne’ superiore a dodici. Errani dovra’ poi presentarsi ‘tempestivamente’ all’ Assemblea per illustrare il programma di governo e motivare la composizione della Giunta.