Il cardinale Camillo Ruini, i giudici e i notai e il postulatore della causa di beatificazione di papa Wojtyla dovranno prestare un giuramento in cui si impegnano al segreto sulle testimonianze raccolte e a non accettare alcun tipo di dono offerto in relazione al processo canonico.


Il giuramento si svolgera’ martedi’ prossimo nella basilica di san Giovanni in Laterano, durante il primo solenne atto della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II. Alle 19 il cardinale Camillo Ruini presiederà la sessione di apertura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtu’ e la fama di santita’ di papa Wojtyla. L’apertura della causa nella cattedrale di Roma, – citta’ dove il beatificando e’ morto e per questo luogo di inizio del processo – sara’ preceduta dal canto dei primi vespri della solennita’ dei santi apostoli Pietro e Paolo, patroni di Roma.

Durante la sessione sara’ letto in latino il verbale e si insediera’ il tribunale chiamato a condurre l’ inchiesta diocesana. Primo atto sara’ il giuramento, che verra’ pronunciato per primo dal card. Ruini, seguito dal giudice delegato monsignor Gianfranco Bella, dal giudice aggiunto monsignor Francesco Maria Tasciotti, dal promotore di giustizia Giuseppe D’Alonzo e dai notai Marcello Terramani, Giuseppe Gobbi, Francesco Allegrini, tutti nominati con decreto del cardinale vicario.