Piani educativi individualizzati, continuità educativa e didattica, percorsi di orientamento, la previsione di specifici accordi distrettuali con uno stretto raccordo con i Piani di zona, conferma del rigore nel riconoscimento delle persone con handicap e distinzione rispetto al semplice disagio.

Sono alcune delle caratteristiche dell’Accordo di programma per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap che è stato approvato nei giorni scorsi dalla Provincia di Modena aggiornando il testo del 2001. Scaduto nel giugno dello scorso anno, l’Accordo verrà sottoscritto dopo l’estate dopo che sarà stato approvato da tutti i Comuni.

Nelle scuole modenesi, dalle materne alle superiori, sono 1524 gli studenti disabili, con un aumento di oltre un centinaio rispetto all’anno scolastico 2001/2002 quando erano 1413.

“Il nuovo accordo permette di qualificare ulteriormente l’impegno in questo settore – commenta Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione – e rappresenta un vero e proprio contratto istituzionale, con precise assunzioni di responsabilità per tutti gli enti che lo sottoscriveranno. Con gli accordi distrettuali sarà possibile calare meglio questo strumento nelle diverse realtà locali, mentre il raccordo con i Piani di zona – aggiunge l’assessore Facchini – permetterà di collegare gli interventi di qualificazione scolastica a favore di minori in situazione di disabilità con gli interventi socio-educativi e socio-sanitari in modo da garantirne una maggiore efficacia”.

L’Accordo, che è stato elaborato dal Glip (il Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale) su indicazione del Collegio di vigilanza, è il risultato della consultazione anche delle associazioni del settore e prevede percorsi organici e facilitazioni per le famiglie: dall’individuazione precisa della documentazione necessaria all’iscrizione fino ai servizi di sostegno e alla componente educativa personalizzata sulla base della caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive dell’alunno.

Nella fase di consultazione, oltre all’Azienda Usl, al Centro servizi amministrativi e ai dirigenti scolastici, è stato “particolarmente attivo il ruolo dei Comuni – ricorda l’assessore Facchini – e questo è un segnale di impegno e di grande interesse: quando tutti gli enti locali avranno firmato l’Accordo verranno promosse azioni puntuali e mirate per la formazione degli insegnanti al fine di consolidare e rafforzare il concetto di integrazione scolastica dei ragazzi in situazione di handicap raccogliendo le sollecitazioni di diversi soggetti, in particolare delle associazioni dei genitori, affinché su questo tema venga mantenuta una costante attenzione”.