“Oltre 30 mila euro stanziati, 52 feste finanziate e 25 comuni coinvolti”. Questo il primo bilancio delle “ecofeste” volute in attuazione del Ppgr (piano provinciale per la gestione dei rifiuti) con lo scopo di diffondere le buone pratiche fra i cittadini, in materia di rifiuti.

Insieme alla Provincia, hanno lavorato e contribuito economicamente anche Enìa e Sabar, registando da giugno ad oggi un bilancio positivo dell’iniziativa. I primi risultati raggiunti, ma anche le modalità per ottenere il logo di “ecofesta”, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore provinciale all’Ambiente Alfredo Gennari, il direttore di Ato Stefano Carpi e Arturo Bertoldi di Enìa e Alfredo Migale dell’ufficio Governance e Contabilità Ambientale della Provincia.


“Senza stravolgere l’organizzazione delle feste, che sappiamo avere una forte valenza sociale, abbiamo trovato il modo di diffondere le cosiddette buone pratiche in materia di rifiuti – ha spiegato l’assessore Alfredo Gennari – Si tratta di un’operazione di sensibilizzazione, ma soprattutto di un’azione concreta che tocca il momento della produzione di rifiuti. E’ infatti in questo primo stadio che possiamo innescare un’azione virtuosa, che nel suo piccolo può contribuire molto a raggiungere uno degli obiettivi principali del Ppgr, cioè l’incremento della raccolta differenziata”.
Su quest’ultimo punto si è soffermato anche Stefano Carpi (Ato) che ha individuato nella “sensibilizzazione dei cittadini, uno dei momenti chiavi per l’incremento effettivo della raccolta differenziata”.

Infine, Arturo Bertoldi (Agac) ha definito le ecofeste “un modo simpatico per far ragionare i cittadini sulla raccolta differenziata”.