E’ urgente definire un quadro normativo certo che consenta ai produttori di affrontare in modo adeguato e senza ulteriori squilibri e penalizzazioni la stagione delle contrattazioni per la movimentazione delle quote latte, sia nelle vendite che negli affitti. A sostenerlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori tenendo conto delle scadenze previste dalla legge 119/03 e dai regolamenti comunitari in tema di cessione delle quote latte.


In un contesto, come quello attuale, di una perdurante crisi del settore lattiero-caseario, la fase di disaccoppiamento del premio latte, fissata per il 2006, assume -afferma la Cia- particolare rilievo, anche per l’impatto che questa operazione ha sulla gestione delle quote latte nel periodo in corso, 2005-06, e in quelli successivi.

Per la Cia è, quindi, importante che in questa delicata fase di disaccoppiamento del premio latte venga garantita la massima trasparenza e linearità rispetto alla titolarità dei diritti dei beneficiari, evitando le tensioni ancor oggi presenti in altri settori produttivi, in primis nel settore bovino.

Vista la rilevanza dello strumento dell’affitto in corso di periodo della quota latte, previsto dalla legge 119/03, che ha consentito in questi anni una maggiore flessibilità del sistema, la Cia considera indispensabile individuare procedure amministrative, sostenute da un adeguato quadro normativo, che nella massima semplicità attuativa e nell’indispensabile chiarezza nei rapporti contrattuali, consentano di disgiungere, nell’ambito di un’ intesa tra le parti, la cessione in affitto della quota latte dagli elementi di calcolo del premio da disaccoppiare.

Se a questo intervento normativo -conclude la Cia- si aggiungesse un provvedimento (decreto ministeriale) che individui nella quota latte detenuta, e non nella produzione effettuata all’interno di essa, il parametro per la quantificazione del premio supplementare nazionale, si garantirebbe da un lato la flessibilità necessaria al buon funzionamento del sistema quote latte e dall’altro verrebbe meno la spinta a produrre con l’obiettivo di garantirsi l’intero importo del premio che verrà disaccoppiato.