Accompagnato da un’attesa mediatica degna delle grandi battaglie ingaggiate in passato da Sergio Cofferati, domani al Comune di Bologna arriva il ‘D-Day’ della legalita’. Il sindaco infatti presentera’ in giunta l’ordine del giorno piu’ volte annunciato e considerato dal primo cittadino anche uno spartiacque politico: chi si esprimera’ contro infatti – ha avvertito – si autoescludera’ dalla maggioranza.


Il documento (che sara’ breve, anche se basato su un lungo lavoro preparatorio) verra’ presentato nella seduta di giunta convocata per le 10.30. Non ci sara’ alcun voto e, come ha fatto sapere il sindaco, il testo sara’ aperto ai contributi degli assessori (‘ma non a stravolgimenti’) che comunque dovranno chiarire se condividono o meno il testo. Nessuna discussione invece in consiglio comunale (convocato per il pomeriggio) dove il documento arrivera’ dopo un confronto ampio che potrebbe coinvolgere anche i quartieri. L’opposizione comunque ha gia’ annunciato che in consiglio presentera’ domande di attualita’ sul tema del giorno e An terra’ una conferenza stampa a fine mattina.


Domani sara’ invece evitata la concomitanza tra consiglio e assemblea degli ‘autoconvocati’ a Palazzo d’Accursio, slittata alle 21, quando in Sala Farnese si ritrovera’ l’ala antagonista con esponenti di centri sociali, collettivi, sindacati di base.


Dopo gli scontri di piazza della scorsa settimana, l’assemblea, regolarmente autorizzata, e’ stata battezzata ‘Di nuovo in Comune’, con lo scopo – hanno spiegato gli organizzatori – di ”esprimere la centralita’ delle questioni sociali rispetto al tema imposto dell’ ordine e della sicurezza”.


In giunta comunque, dopo i chiarimenti dei giorni scorsi tra assessori e partiti, sembra si stia facendo largo un certo ottimismo.”Ho fiducia che questo possa rappresentare un momento di chiarezza e unita”’, ha detto l’assessore alla Sanita’ Giuseppe Paruolo, della Margherita. Ma il capogruppo del Prc Roberto Sconciaforni ha ribadito che ”per noi resta comunque inaccettabile una concezione della legalita’ brandita per colpire i piu’ deboli”.


Intanto, dopo i conflitti su lavavetri, rumeni e centri sociali, per il sindaco si e’ aperto un nuovo fronte di contrasto con gruppi di cittadini. Il casus belli e’ rappresentato dallo spegnimento di Sirio – il vigile elettronico che veglia sugli ingressi in centro, accolto con grande soddisfazione da Verdi e comitati antismog – il sabato e nei giorni precedenti il Natale, secondo un accordo tra Comune e associazioni dei commercianti. Per il 12 novembre, primo sabato in cui Sirio verra’ spento, i comitati antismog hanno annunciato che potrebbero scendere in strada per bloccare le auto ai varchi. La decisione verra’ presa nei prossimi giorni.