“La Direzione del Servizio Tecnico di Bacino rimanga a Modena”. Lo stabilisce un ordine del Giorno firmato da tutti i gruppi consiliari approvato all’unanimità, in cui si “richiede con forza alla Regione Emilia-Romagna di rivedere la decisione di accorpare i Servizi Tecnici di Modena e Reggio Emilia, ponendo la direzione a Reggio Emilia, a favore del mantenimento dell’assetto vigente”.

L’Ordine del Giorno ricorda anche che “l’accorpamento dei bacini dei fiumi Enza, Secchia e Panaro in un unico Servizio Tecnico – come previsto da una delibera regionale – non potrà che creare un disagio funzionale in un territorio suddiviso, dal punto di vista amministrativo, in più Province e particolarmente soggetto ad emergenze di tipo idrogeologico; infatti l’allontanamento dei centri decisionali rischia di compromettere un’efficace gestione del territorio sia dal punto di vista dell’assetto idrogeologico, sia da quello della gestione delle emergenze di tipo idraulico, sia infine di tempestiva risposta alle richieste dell’utenza. Con l’Ordine del Giorno si incarica infine il Sindaco di “farsi interprete presso il Presidente della Giunta Regionale e presso l’Assessore regionale competente di questa istanza del civico consesso modenese”.

Alberto Caldana (La Margherita) ha sottolineato “l’esigenza che come sistema dei sistemi locali ci si attivi per chiedere un confronto di merito con l’assessore competente”, mentre Baldo Flori (Modena a Colori) – che in un primo momento non aveva posto la firma del gruppo al documento – ha espresso “dubbi sulla formulazione dell’Ordine del Giorno”, suggerendo una serie di “integrazioni rafforzative” al testo. Orlando, apprezzando il segnale di disponibilità di Flori, ha accettato le integrazioni suggerite, poiché “attualizzano il tema della rivendicazione contenuta e precisa il tema dell’integralità delle funzioni del servizio di bacino”.

Nel dettaglio, Flori ha chiesto di ricordare che la richiesta del mantenimento dell’assetto vigente risale al 2002 e che “non si è disponibili ad accettare nemmeno tecniche di ritaglio delle funzioni, per cui le competenze della Direzione a Modena devono essere mantenute integralmente, a tutela degli interessi rappresentati dai Comuni e dalle imprese modenesi”