Cgil e Cisl di Sassuolo insieme alle Organizzazioni degli Inquilini Sunia e Sicet denunciano la situazione in cui si sono venuti a trovare i 14 nuclei
familiari locatari di appartamenti di proprietà dell’Inpdap in via San Pietro a Sassuolo che in questi giorni hanno ricevuto la lettera di disdetta del contratto di affitto, mentre nessuna iniziativa legale è stata inoltrata nei confronti di coloro che da anni occupano senza titolo, e senza aver mai pagato l’affitto, i restanti 24 alloggi dell’Ente.


Da parte dell’Inpdap non si è nemmeno risposto alla lettera-denuncia di Sunia e Sicet di Sassuolo inviata nel maggio 2002 al Direttore dell’Inpdap
e al Sindaco di Sassuolo, dove si chiedevano interventi atti a rendere vivibili e godibili gli alloggi concessi in locazione.
La mancata risposta e la latitanza della proprietà, sorda ai ripetuti articoli sui giornali, alle petizioni e alle vane lamentele, ha reso più difficile il compito dei sindacati degli inquilini che volevano portare
normalità e permettere una civile convivenza.
In questo modo si rischia di creare le stesse condizioni di gravi difficoltà come quelle di via San Pietro n.6 (il cosiddetto Palazzo verde!!).

L’Inpdap non ha voluto affrontare la situazione, non ha voluto dar peso alle proposte che il Sindacato aveva avanzato dopo la riunione tenuta con i
firmatari del contratto di locazione.
La latitanza della proprietà ha determinato negli occupanti “abusivi” la convinzione che avevano fatto bene a non dare ascolto al Sindacato che li
aveva invitati a mettersi in regola, con il paradosso che quelli che avevano firmato il contratto avevano sbagliato!
Infatti, dopo tanti anni di assenza, la Direzione regionale dell’Inpdap ha comunicato ai pochi regolari che da anni rispettano il contratto e pagano
regolarmente l’affitto, la disdetta del loro contratto di locazione.

I dirigenti dell’Inpdap conoscono la realtà? Sanno che quelle unità immobiliari hanno visto tante famiglie entrare e uscire senza lasciare traccia? Sanno che sono rimaste solo poche famiglie con un contratto regolare?
Così facendo si è lasciato che tutto precipitasse nel più triste e vergognoso degrado e i responsabili non sono solamente coloro che hanno approfittato della situazione, ma in modo palese la proprietà per sua totale latitanza.

Per evitare che questa storia non diventi una ‘San Pietro due’, Cgil e Cisl, Sunia e Sicet chiedono l’intervento delle Istituzioni a tutti i livelli per tutelare tutte quelle famiglie che per anni con sacrifici, nonostante la situazione di degrado e completo abbandono, hanno avuto l’onestà di pagare regolarmente l’affitto.