Da un po’ di tempo assistiamo impotenti all’abbattimento indiscriminato di centinaia di alberi sani di medio e grande fusto. Lascia molto a desiderare l’idea di eliminare una quarantina di piante nella strada semicentrale di via Mascagni che lambisce il cimitero vecchio di Sassuolo.

Non è dato bene capire il fastidio che arrechino questi alberi che producono prezioso ossigeno e danno refrigerio, specialmente nelle ore calde delle giornate estive, ai numerosi passanti e alle abitazioni adiacenti.

Azioni sconsiderate di questa matrice si sono verificate un po’ su tutto il territorio. Basti pensare al Parco Boccaccio, a Pontenuovo, dove abbiamo assistito impotenti all’abbattimento di numerosi alberi di medio fusto per fare spazio a un parcheggio del quale si è sempre fatto senza e quindi non si capisce se fosse indispensabile o meno. Altro esempio: la collinetta che confina con via D’annunzio, una mattina è stata presa d’assalto da alcuni bulldozer che, prima ancora che i residenti capissero cosa stava accadendo, hanno letteralmente sradicato le numerose piante che c’erano con il risultato che ad ogni acquazzone, l’acqua non è più rallentata e assorbita dagli alberi e si riversa sulle strade e negli scantinati a valle. Si potrebbe fare un lungo elenco di questi interventi che sono stati autorizzati oppure non notati dagli organi di vigilanza. Se qualcuno è stato sanzionato, certamente non si è compensato il danno arrecato al nostro patrimonio naturalistico.
Tagliare alberi forse è parte della nostra civile urbanizzazione. I nostri polmoni saranno sempre più messi alla prova, come il nostro portafoglio che, poter avere una paesaggistica e urbanistica di normale civiltà moderna, dovrà fare leva su viaggi organizzati da tour operator ossia sindaci responsabili e propensi a far rispettare le regole del saper vivere in armonia con la natura. Questo fatto, come sempre, conferma l’arroganza spregiudicata di coloro che mettono sempre in discussione le opinioni e le idee spesso razionali di gente che mette sempre come priorità la salute e la qualità urbanistica di una città invasa da un polo produttivo che spesso ha messo a repentaglio l’equilibrio naturale tra le opere realizzate ed il paesaggio naturale.

Si stanno mettendo in gioco molte persone le quali stanno dando prova di responsabilità e, con speranza, mettono a disposizione tutte le loro risorse per poter deviare sulla retta via un’amministrazione indifferente ed irrazionale nei confronti di questo atteggiamento oppressivo. La situazione generale che si sta creando di nuovo è quella di screditare l’opinione generale della gente e quella di rivendicare un’interpretazione troppo soggettiva e non capace di raccogliere l’espressione di una verità “quasi assoluta”. Noi che non vogliamo essere un partito di opposizione, ma un partito che interpreta la volontà generale, vogliamo che questi cittadini riescano ad esprimere a gran voce ed a comunicare, anche attraverso il nostro microfono, la loro presa di posizione ovviamente condivisa e che riescano a raggiungere l’obbiettivo di stravolgere una strategia assolutamente sbagliata ed inaccettabile da parte di questa amministrazione. Ci vorrebbe forse un senso di responsabilità e bisognerebbe cercare di venire incontro al cittadino sempre lasciato solo e indifeso.
I cartelli di protesta, che sono stati messi su ciascuna pianta destinata ad essere soppressa in via Mascagni, devono fare molto riflettere. Siamo sicuri che il numero di telefono indicato infastidirà molto le tre segretarie del nostro sindaco ma toccherà molto poco il primo cittadino in quanto difficilmente si trova a scaldare la poltrona del proprio ufficio.


Francesco Menani, segretario Lega Nord Padania Sassuolo.