Con le feste di Pasqua a Marano sul Panaro riapre al pubblico il Parco faunistico di Festà che fa parte del circuito della fattorie didattiche sostenuto dall’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Modena. Sono oltre un centinaio tra cervi, daini, caprioli, mufloni, cinghiali e diverse specie di rapaci, gli animali selvatici che sono ospiti del Parco e vivono allo stato brado.

Il parco è aperto tutti i giorni festivi (dalle ore 15 alle 19) mentre è accessibile per i gruppi tutti i giorni dell’anno con prenotazione (per informazioni rivolgersi a Coop Festà Natura, tel. 059 703015 o scrivere all’indirizzo e-mail).

Il parco faunistico compie otto anni di vita e si estende su un’area di cento ettari; il sentiero principale che l’attraversa da nord a sud è di oltre tre chilometri e passa dai 250 metri di altitudine ai quasi 600 della vetta. Oltre agli ungulati, si possono incontrare la lepre, la volpe, il fagiano, la pernice rossa, la starna, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il picchio verde e la gazza. Il paesaggio naturale è dominato da ampi spazi aperti, pascoli e pendii con boschi di roverella e orniello, mentre da un punto di vista floreale è possibile trovare il prugnolo, la ginestra, il ginepro, il biancospino, il rovo, il pero e ciliegio selvatico, la rosa canina nonché la peonia (in fioritura) e l’orchidea selvatica.

Festà si trova, superato Marano sul Panaro, in cima a una collina a quattro chilometri dal bivio di Casona sulla fondovalle Panaro in direzione Festà-Coscogno, Pavullo. Nel borgo di Festà ci sono il punto informazione e l’accesso al Parco; il biglietto d’ingresso è di 5 euro per gli adulti, 3,50 euro per i ragazzi e sotto i 6 anni è gratuito. Il prezzo per i gruppi di studenti è di 5 euro e comprende ingresso e accompagnatore. Nei giorni festivi il parco apre al pubblico alle ore 15 con visita guidata alle 15,30. Ai visitatori si consigliano scarpe da montagna, binocoli e macchina fotografica. Inoltre è bene munirsi di cappello e borraccia.