Dopo il ciclo di lezioni tenuto da Angela Vettese dal titolo ‘L’artista e il suo volto’, ultimo appuntamento per la serie di ‘Focus on’ a cura di Milovan Farronato, incontri serali ad ingresso gratuito nel corso dei quali sono stati presentati Liliana Moro (23 marzo) e Anneè Oloffson (30 marzo).

Questa sera alle 21.00, presso la Sala Grande di Palazzo Santa Margherita, è in programma la conversazione con Roberto Cuoghi il cui lavoro sarà presentato attraverso ItalianArea, sito online nato con lo scopo di documentare la scena artistica italiana, con particolare attenzione all’opera degli artisti emersi dalla fine degli anni Ottanta ad oggi.

Roberto Cuoghi è nato nel 1973 a Modena, vive e lavora a Milano.
Centro della sua ricerca è un pericoloso, quanto reale, sfasamento cronologico. Partendo da un punto di vista strettamente personale, e soggetto a deformazione, l’artista ha messo in scena un’irreversibile e irriverente sfida con il tempo, per guardare la propria vita da una prospettiva ribaltata: vivere il presente come se fosse un futuro già trascorso. Ha esteso i confini del suo essere e delle sue possibilità di comprensione; è invecchiato ha assunto le sembianze e le problematiche di un uomo in età doppia rispetto alla sua, ha indossato i vestiti del padre e tinto di bianco i capelli e la barba. Ha rinunciato a parte della propria giovinezza e realizzato lavori utilizzando tracce della sua vita e delle sue esperienze: la biografia si intreccia in modo viscerale con la sua poetica. Ha esposto presso prestigiose istituzioni sia italiane che straniere e partecipato a numerose esposizioni tra cui The Bridges, Fuori Uso 2000, Pescara (2000); il dono: Offerta, ospitalità, insidia, Palazzo delle Papesse, Siena e altre sedi (2001); Manifesta 4, Francoforte sul Meno (2002); ExIT: Nuove geografie della creaitività italiana, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2002); Dimensione Follia: Soggettività, passione ed eccesso nella quotidianità, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento (2004); Vernice: Sentieri della giovane pittura italiana, Vialla Manin Centro d’Arte Contemporanea, Passariano (2004). Recentemente è stato invitato ad esporre in I Still Believe in miracles: Dessins sans papier, Couvent del Cordeliers – ARC Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, a Parigi (2005) e a Sindrome di Pantagruel, prima edizione di T – Torino Triennale Tremusei (2005); Biennale di Berlino (2006).