L’avvocato Mattia Grassani, legale del Bologna F.C. 1909, interviene a commento della Pronuncia della Figc in merito al caso Reggina.

“In esito alla comunicazione in data 30/08/2006, da parte della Segreteria della Figc, prendiamo atto della dichiarata mancata assunzione di provvedimento in via di auto-tutela, in merito all’iscrizione della Reggina al campionato di Serie A.
Si fa presente che, a seguito dell’ammissione della Reggina al campionato 2005/2006, la precedente proprietà del Bologna F.C., a partire dal Consiglio Federale del 16/08/2005, espresse il proprio intendimento di non impugnare in sede amministrativa il provvedimento de quo, ciò anche alla luce dell’esito dei gravami proposti nella vicenda Messina. Peraltro, qualsivoglia impugnazione, all’epoca, risultava preclusa alla società dalla mancata messa a disposizione di qualsivoglia atto e/o documento utile da parte della Figc nonostante plurimi richieste e solleciti, all’uopo inviati dal Bologna F.C. Atti e documenti messi a disposizione della società felsinea esclusivamente nel luglio 2006. In ogni caso, l’eventuale definitività del provvedimento di ammissione non priverebbe la Figc della facoltà di provvedere in auto-tutela.

Si fa, altresì, presente che la società ha reiterato le proprie doglianze a partire dal 01/06/2006, a seguito dei nuovi e non conosciuti elementi, consistenti nelle dichiarazioni del Presidente della Reggina, Pasquale Foti, nonché sulla base della documentazione di cui sopra, resa disponibile dalla Co.Vi.Soc., decorso un anno dalla richiesta.

La finalità e lo spirito delle predette iniziative sono state sempre ispirate al rispetto e all’applicazione delle norme ordinamentali, principio fondamentale che deve valere per tutte le componenti federali, società e tesserati.

Si rimane, pertanto, in attesa della definizione dell’iter di giustizia, pendente avanti all’Ufficio Indagini, in ordine al quale si auspica la più tempestiva, rigorosa e approfondita attività d’indagine”.