La Finanziaria ”non la cambio perche’ c’e’ chi urla e c’e’ chi fischia”. Lo dice il presidente del Consiglio, Romano Prodi, che ha partecipato questa mattina alla cerimonia di inaugurazione del raddoppio ferroviario della tratta Bologna-Crevalcore.

Al suo arrivo, infatti, il premier e’ stato accolto da una cinquantina di contestatori: esponenti di Alleanza nazionale, Forza Italia, Lega nord, Fiamma tricolore, Forza nuova e Alternativa sociale, che, tra l’altro, hanno gridato: ”Torna a casa buffone”.
In particolare la Lega aveva affisso manifesti sul percorso del corteo che e’ andato dalla stazione al luogo della cerimonia con l’immagine di Prodi e sopra la scritta ‘Wanted’ e, sotto il viso del premier, la frase: ‘Accusa: sterminio economico italiano’.


”Le ultime due
volte sono stato qui per un lutto dovuto alle Ferrovie. Ora ritorno per un fatto di riparazione, per chiudere un brutto capitolo di qualcosa che rimarra’ per sempre nella nostra realta”’. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, spiega cosi’, in parte, la sua presenza oggi a Crevalcore, per inaugurare il raddoppio del tratto ferroviario con Bologna. Una cittadina piu’ volte colpita da lutti provocati da incidenti ferroviari, non da ultimo quello del 7 gennaio 2005, dove persero la vita 19 persone.


”Sto guardando con
interesse la proposta delle Regioni di un trasferimento di risorse dal pagamento dell’autostrada verso l’acquisto di treni per i pendolari” ha poi detto il presidente del Consiglio.