Chi tarda a riconsegnare i libri presi in prestito presso una delle biblioteche comunali sarà avvisato con un sms. Il sistema, che ha l’obiettivo di ridurre le mancate restituzioni dei libri, è in fase di valutazione e andrà perfezionato e permetterà di inviare il messaggio individuando i ritardatari con criteri automatici.

Lo ha annunciato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alla Cultura Mario Lugli, rispondendo ad un’interrogazione con cui Sergio Celloni (Udc) chiedeva quali fossero gli strumenti del sistema bibliotecario del Comune di Modena per recuperare libri in prestito, per quali motivi non siano sempre attuati e se, in mancanza di procedure o in caso di procedure inadeguate, quali siano le procedure legalmente perseguibili dall’Amministrazione cittadina. Nell’interrogazione Celloni sottolineava inoltre che “il prestito bibliotecario è un diritto di ogni cittadino e chi non restituisce i volumi sta di fatto ledendo il diritto personale di ognuno di disporre di quei volumi. L’educazione al diritto e alla vita civica parte dalle piccole cose, educando i cittadini ad aver rispetto del bene pubblico e dei diritti di tutti”.

Lugli ha dichiarato di concordare pienamente con l’inquadramento del tema proposto da Celloni, ricordando che “proprio per affermare questi principi alcuni anni fa abbiamo preso la dolorosa decisione di introdurre una sanzione per i ritardi nelle restituzioni, pari a 13 euro, affrontando contenziosi con gli utenti morosi che a tutt’oggi non si sono esauriti. L’effetto della sanzione – ha aggiunto Lugli – è stato di scoraggiare i ritardi, che ora sono diminuiti”.

L’assessore ha quindi colto l’occasione per tracciare il quadro della situazione, ricordando che il grande numero di iscritti non consente di inviare solleciti con continuità, ma che in ogni caso nel corso del 2006 sono stati inviati solleciti agli utenti della biblioteca Delfini in ritardo negli anni della ristrutturazione, quindi dal 2003 al 2005, oltre che ai circa 200 ritardatari delle altre biblioteche comunali, ai quali si è aggiunto un nuovo sollecito per 130 libri della Delfini, con un recupero compreso tra il 35 e il 50% dei libri ancora in possesso dei ritardatari: “Si consideri che solo la Delfini ha realizzato nel primo semestre 2006 quasi 158mila prestiti e che il sistema comunale nell’insieme arriva a oltre 215mila. Si tratta quindi di perdite che si possono considerare limitate – ha commentato Lugli – benché vada fatto e si cerchi di fare ogni sforzo per azzerarle”.

Infine, l’assessore ha evidenziato che esiste anche la possibilità legale di un intervento da parte dell’Avvocatura civica, che può richiedere al giudice un’ingiunzione di restituzione: “Anche questa procedura – ha concluso – ha ovviamente un costo di realizzazione, che va visto in rapporto al valore dei beni non restituiti”.
In fase di replica Celloni ha proposto che venga introdotta nel sistema bibliotecario “una card con deposito cauzionale, che servirebbe sia alla fidelizzazione dell’utente, ma anche al recupero di eventuali spese”.