Questa mattina negli uffici dell’assessorato al Lavoro della Provincia di Bologna è stato raggiunto l’accordo fra proprietà dell’azienda
metalmeccanica SV Petroni e sindacati per limitare a 15 – e solo volontari – il numero dei lavoratori in mobilità rispetto ai 24 preventivati.


L’azienda di Calderara di Reno, la cui vicenda è stata seguita dal tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo istituito presso l’assessorato
provinciale alle Attività produttive, a settembre aveva avviato la procedura di mobilità per 24 lavoratori su 37 dipendenti, con l’esplicito obiettivo di ridurre l’organico aziendale, a seguito della chiusura di un ramo di attività, e di riorganizzare la produzione messa in crisi dalla
concorrenza orientale. La Sv Petroni, impresa produttrice di stampi, di proprietà della bresciana Sapp e della bolognese Vetimec, ed erede della
storica Petroni spa, messa in liquidazione nell’ottobre 2003, era entrata in crisi a causa dall’impossibilità di recuperare importanti commesse in Italia e all’estero.
L’accordo raggiunto oggi prevede la messa in mobilità volontaria per 15
dipendenti e l’attivazione della cassa integrazione guadagni a dodici mesi, per un numero massimo di 24 lavoratori. L’azienda inoltre si impegna ad anticipare ai lavoratori l’indennità di cassa integrazione a carico dell’Inps, mentre l’assessorato alla Formazione della Provincia sosterrà e concorrerà alla definizione di un programma di formazione per la riqualificazione del personale.
Obiettivo della Provincia era definire in tempi rapidi un accordo che permettesse di gestire gli esuberi e ridurre gli impatti sul piano
occupazionale, in modo da tutelare nel migliore dei modi sia la permanenza dell’azienda sul territorio, sia la condizione lavorativa dei dipendenti.

“E’ positivo che si sia arrivati con estrema rapidità a questa decisione- osservano Pamela Meier e Paolo Rebaudengo, assessori provinciali alle Attività produttive e al Lavoro – ma occorre lavorare ancora affinché l’azienda sia capace di recuperare quanto prima una dimensione che le consenta di competere nel migliore dei modi a livello internazionale. L’auspicio – proseguono gli assessori – è che gli investimenti portati avanti dalla nuova proprietà possano al più presto giungere a garantire un
reale rilancio dell’azienda e dell’occupazione”.