Oltre il 60% dei sassolesi frequenta il centro storico almeno una volta la settimana. Le ragioni? La voglia di spendere il proprio tempo libero passeggiando per le vie, l’appuntamento con il gruppo di amici, ma, soprattutto lo shopping. Il 74,5% dei frequentatori del centro subisce, infatti, il fascino delle lussuose vetrine illuminate a giorno di Via Menotti e dintorni.

Lo dice l’indagine realizzata dal CAT (Centro di Assistenza Tecnica) Confesercenti Emilia-Romagna per conto della Confesercenti di Sassuolo, frutto di interviste telefoniche su un campione di oltre 300 residenti, presentata giovedì 30 novembre a Sassuolo.



“Il commercio dei centri storici – commenta l’Assessore alle attività produttive, Carla Ghirardini – è fortemente in difficoltà, a causa dello sviluppo di nuove e differenti abitudini di vita e di consumo. Ugualmente la Sassuolo che esce dall’indagine, tutto sommato, regge bene rispetto ad altri centri come quello di Modena o Carpi. Ciò grazie anche alla tradizione storica della fruibilità del centro come momento d’aggregazione”. I pubblici esercenti della zona vengono premiati per immagine, cordialità, assortimento, qualità e varietà di negozi (dall’80 al 90%).

Unica nota dolente i prezzi: il 62,9 % degli intervistati li ritiene troppo alti. “Va però considerato – spiega Marco Pasi del CAT – che le aziende di riferimento non sviluppano la propria strategia di marketing sui prezzi, ma sulla qualità”. Il cliente del centro è spinto ad acquistare qui principalmente dai rapporti di fiducia con i commercianti, dalla vicinanza e dalla qualità. Gli acquisti effettuati sono per lo più di beni non alimentari (64,2%), ma in termini generali, va segnalata la tenuta pressoché totale degli acquisti alimentari nella zona di Sassuolo, nonostante le appetibili realtà vicine di Modena e Reggio. La rete distributiva presente in città è in grado di rispondere all’intera domanda di alimentari (94,7%), soddisfatta prevalentemente presso strutture medio-grandi.
Per l’abbigliamento ed altri prodotti, si predilige la piccola struttura, fuori o dentro i centri commerciali, e nonostante oltre il 70% degli acquisti sia assorbito da Sassuolo, è più frequente lo spostamento verso altri comuni.

Va sottolineato, infine, il giudizio positivo rispetto ai mercato: oltre la metà degli intervistati lo frequenta abitualmente. Stando ai dati, il centro storico, insomma, sembra piacere. Per l’ambiente, per la vivibilità, per le attività d’animazione. Ma, come spesso accade, c’è il rovescio della medaglia: i cittadini, che per la maggior parte si recano in centro con la propria auto, lamentano una scarsa disponibilità di parcheggi (71,5%) e difficoltà d’accesso (43,7%), senza dimenticare un diffuso senso di insicurezza (46,7%). “Spesso la percezione dell’insicurezza – commenta Alvezio Bigi, presidente di Confesercenti Sassuolo – non coincide esattamente con la reale mancanza di sicurezza. Ad esempio, la presenza di extracomunitari diventa un problema solo se queste persone non sono inserite. In tal caso va affrontato dall’amministrazione ma anche da tutti noi a livello culturale, attraverso l’accettazione. Il problema sicurezza è dovuto a varie forme di criminalità, non solamente alla presenza di extracomunitari”.



Dal vivace confronto con i numerosi commercianti in sala emergono però anche le forte preoccupazioni degli operatori. Sempre meno gente, accessi inadeguati, scarsità di parcheggi. Troppi i negozi che aprono e chiudono dopo poco le criticità maggiori. “I problemi ci sono – spiega Carlo Alberto Valentini, direttore di Confesercenti Sassuolo – la nostra associazione organizza momenti di confronto come questo, tra cittadini, associazioni e rappresentanti della pubblica amministrazione con il preciso scopo di trovare punti di accordo e soluzioni, sulla base di esigenze condivise”.



“L’unico modo per riqualificare realmente il centro è fare un discorso globale, creare un vero e proprio centro commerciale naturale. Per questa ragione non è sufficiente dare risposta al solo problema dei parcheggi, ma ad esempio, è necessario ridare vita al centro attraverso nuove iniziative, aprire nuovi locali e rendere la zona più sicura” continua l’Assessore Ghirardini, “Dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni che agendo individualmente non sono raggiungibili. Da due mesi abbiamo attivato un tavolo di lavoro tecnico per riuscire a capire i problemi di base e alcune possibili forme di soluzione da avviare a sperimentazione. A questa prima fase seguirà quella di confronto con i cittadini”. “Sono molti i progetti in cantiere e quelli da valutare. Non vogliamo farli da soli, ma insieme alla cittadinanza” conclude il sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi.