Sara’ ricordato domani a Bolognina di Crevalcore il secondo anniversario dell’incidente ferroviario che nel 2005 provoco’ 17 morti e decine di feriti mentre l’inchiesta della Procura di Bologna si avvia alla conclusione. Gli atti saranno depositati entro quattro settimane.


Per lo scontro frontale tra un convoglio passeggeri sulla linea a binario unico Bologna-Verona e un treno merci sono indagate una decina di persone, tra le quali alcuni dirigenti di Rfi (Rete ferroviaria italiana), e dall’inchiesta del pm Enrico Cieri e’ emerso, come si e’ appreso nei mesi scorsi durante l’indagine, che ci fu un errore umano perche’ Vincenzo De Biase, il macchinista del treno passeggeri che mori’ nell’incidente, non tenne conto di diversi segnali che avvertivano dell’incrocio col merci, ma anche che mancava una adeguata ‘rete’ di ulteriore protezione proprio per rimediare all’eventuale errore.


Il merci abitualmente non transitava a quell’ora su quella linea, ed era prassi abituale che in questi casi anomali il personale di terra avvertisse telefonicamente il macchinista.

Nessuno fece quella telefonata, che peraltro era legata ad una consuetudine e non era prevista dal regolamento, ma De Biase, forse per eccesso di sicurezza, dato che quel tragitto lo aveva gia’ percorso poche ore prima, non si avvide dei regolari segnali di stop.